Pensioni, l’Inps non perdona: rischio sospensione per chi non spedisce un documento

Le pensioni di diversi cittadini potrebbero essere sospese ad agosto per via di una questione burocratica piuttosto rilevante

In realtà il provvedimento riguarda tutte le prestazioni Inps collegate al reddito. Andiamo a vedere di cosa si tratta nello specifico e come ovviare al problema.

Pensioni
Fonte Adobe Stock

Il tema delle pensioni è sempre piuttosto delicato in Italia, ragion per cui i beneficiari sono sempre alla finestra in attesa di buone nuove. Non sempre però le notizie sono confortanti. Quindi è bene conoscere gli obblighi ai quali adempiere per evitare problemi della regolare erogazione del servizio.

In tal senso è molto importante l’annuncio effettuato dall’Inps sul rischio di sospensione delle pensioni ed altre prestazioni collegate al reddito qualora non si compia un importante passaggio.

Pensioni: cosa bisogna fare per evitare che le prestazioni possano essere sospese

Ciò può accadere a partire dal mese di agosto in caso di mancata presentazione dei dati reddituali relativi all’anno 2019. Si effettua tramite il servizio online Inps per la Comunicazione RED (Dichiarazione Reddituale). 

L’obbligo riguarda nello specifico i seguenti casi:

  • pensionati che negli anni precedenti, senza altri redditi oltre alla pensione, con situazione variata,
  • coloro che usufruiscono di prestazioni collegate al reddito che non comunicano all’Agenzia delle Entrate i redditi delle prestazioni, 
  • esonerati dalla dichiarazione dei redditi ma in possesso di altri al di fuori di quelli da pensione, 
  • possessori di redditi rilevanti ai fini previdenziali che si dichiarano in maniera diversa. 

I pensionati oggetto della questione che hanno ricevuto una raccomandata, hanno tempo fino al 15 settembre 2022 per l’invio dei redditi da dichiarare e le istruzioni per non subire la revoca definitiva della prestazione collegata al reddito relativa al 2019.

Al contempo sui trattamenti che sono connessi solo in parte ad un requisito di reddito (come ad esempio il trattamento minimo oppure la pensione ai superstiti) e ancora privi del necessario raffronto reddituale, ad agosto e settembre sarà applicata una trattenuta di 11 euro per le pensioni integrate al minimo, pari al 10% della pensione per quelle di importo superiore. Qualora i redditi richiesti non vengano comunicati, si procede alla revoca delle prestazioni e al recupero dell’indebito calcolato.

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