L’Europa sta per tagliare il gas? Il documento che preoccupa tutti

Il Financial Times ha pubblicato un articolo in cui ha raccontato di cosa si accinge a fare la commissione europea nel corso della prossima settimana. 

La situazione sul fronte del gas si sta facendo parecchio critica per il vecchio continente. Prima, a bloccare tutto era l’assurda situazione che si era creata quando il gasdotto North Stream ha avuto dei problemi tecnici: la turbina portante si era rotta e Mosca aveva dichiarata di essere stata costretta a interrompere le forniture verso l’Europa.

ue taglia gas
Adobe Stock

Il motivo risiedeva nel fatto che a causa delle sanzioni, spiegava sempre il Cremlino, non risultava possibile riparare il gasdotto. 

La lettera inviata da Gazprom all’Europa, rischia di far precipitare la situazione: il motivo

Questo perché non poteva essere spedita per gli accordi presi contro Putin, in Canada, l’unica nazione in cui era possibile ripararla. Alla fine la Germania ha ottenuto una concessione dell’Ue e questo è stato possibile, ma poi ieri è arrivata la lettera con cui Gazprom informava che in ogni caso, nonostante la riparazione avvenuta, le forniture sarebbero diminuite ancora. E questo risulta particolarmente tragico per la Germania, la nazione europea più dipendente da ciò che arrivava grazie al North Stream 2. 

La guerra del gas per Putin sembra appena iniziata

L’azienda russa ha inoltre lasciato chiaramente intendere come vi siano motivazioni politiche dietro questa scelta, e dunque la volontà di Putin di reagire adesso in maniera più dura alle sanzioni occidentali, che comunque stanno danneggiando in modo rilevante l’economia russa. E sembra che l’Unione Europa abbia ormai preso atto che la situazione è molto critica, e che bisognerà dunque rassegnarsi al fatto che la possibilità di essere costretti a fare a meno del gas russo, è molto concreta adesso.

Per questo sembra che dagli uffici di bruxelles si stia preparando un documento da far girare ai leader degli stati membri. Un testo in cui si parla delle richieste che nel corso della prossima settimana, la commissione europea avanzerà agli stati, al fine di non mollare di un centimetro in questa guerra contro Mosca. 

Il documento che la Commissione Europea presenterà la prossima settimana agli stati membri

La notizia è stata diffusa e confermata dal quotidiano Financial Times che ha pubblicati diversi estratti del documento in questione. In questi si può leggere come “Agire insieme ora sarà meno dirompente e costoso, facilitando la solidarietà ed evitando la necessità di azioni non pianificate e non coordinate in una possibile situazione di crisi con le riserve di gas in esaurimento. La prossima settimana la Commissione europea fornirà ai membri obiettivi di riduzione volontaria del gas, secondo una bozza di documento vista dal Financial Times, che avverte che gli obiettivi saranno resi obbligatori in caso di grave interruzione delle forniture”.

Insomma, il quadro che si formando sembra essere più pericoloso per l’Europa e il nostro paese: la commissione parla infatti chiaramente della necessità, per continuare a tenere testa a Putin, di iniziare a ridurre in modo consistente le quote di gas delle nazioni, per il momento però, tramite una riduzione volontaria.

Difficile non pensare che questo sia il preludio a un crisi molto più grave, in cui la creanza di gas si paleserà il prossimo inverno nel vecchio continente in tutta la sua drammaticità. 

Gas, perché Draghi ha deciso di andare in Algeria

Il premier Draghi in queste settimane si è mosso proprio per iniziare a ragionare in modo strategico, e comprendere dove sia possibile acquistare gas per iniziare a rendersi indipendenti dalla Russia. E questo è stato lo scopo della sua recente visita in Algeria, e lo si è capito quando ha deciso di portare con sé una folta delegazioni di ministri.

Il giorno dopo, l’ad di Enel Descalzi ha dichiarato che la nazione è stato raggiunto un nuovo accordo: “Con questo nuovo contratto saranno messi a disposizione per l’export e per il mercato domestico ulteriori volumi di gas, coerentemente con l’impegno di Eni per la transizione energetica. L’accordo evidenzia inoltre l’importanza della partnership strategica con Sonatrach, finalizzata a investimenti a lungo termine in Algeria per massimizzare il valore degli asset”

Impostazioni privacy