Aiuti Covid alle imprese, il governo ci ripensa: perché si può tirare un sospiro di sollievo

Il Governo da’, il Governo toglie: non è un gioco di parole ma è la realtà di quelle imprese che oggi, dopo aver ricevuto aiuti economici durante la pandemia, ora devono, con un’autodichiarazione, rendere noto il tutto all’Agenzia delle Entrate.

Facciamo un passo indietro. Erano i tempi nefasti di un ottobre 2021 che registrava il pieno della seconda terribile ondata, forse la più inattesa e pesante.

AIUTI IMPRESE
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La Commissione Europea approvava uno schema italiano da 31,9 miliardi di euro a sostegno delle imprese colpite dall’epidemia di coronavirus. Il regime veniva approvato nell’ambito del quadro temporaneo degli aiuti di Stato.

L’Italia notificava alla Commissione, nell’ambito del quadro temporaneo, un regime di aiuti di 31,9 miliardi di euro a sostegno delle imprese colpite dal coronavirus e le misure restrittive che il governo italiano doveva attuare per limitare la diffusione del virus.

Il regime si componeva essenzialmente di due misure: 1. importi limitati di aiuto; e 2. sostegno per i costi fissi non coperti sostenuti nel periodo compreso tra marzo 2020 e dicembre 2021.

Il regime veniva aperto a tutte le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni e dal settore in cui operano (ad eccezione del settore finanziario). Ed è qui che cominciano le note dolenti: perché solo oggi il Governo si è accorto di avere erogato denaro con eccessiva facilità. Il Fisco vuole vederci chiaro.

Nell’ambito del regime, importi limitati di aiuto assumevano la forma di esenzioni e riduzioni fiscali; crediti d’imposta; e sovvenzioni dirette.

A distanza di mesi, il Governo italiano, di concerto con il Fisco, in un certo senso, quindi, “ci ripensa”, torna sui suoi passi e guarda con attenzione agli aiuti concessi alle imprese in tempi di emergenza.

Oggi, chi ha ricevuto quegli aiuti, deve notificarlo all’Agenzia delle Entrate, attraverso un come sempre complesso meccanismo burocratico.

Il Governo, sempre in maniera postuma, ha addirittura pensato di istituire il Registro Nazionale Aiuti. Siamo di fronte a un vero e proprio elenco di imprese che autodichiarano spontaneamente di aver ricevuto le risorse Covid.

I tempi, però, non sono precisi: sempre più probabile, infatti, che l’autodichiarazione degli Aiuti di stato ricevuti durante la pandemia sarà adesso prorogata.

Infatti, nel decreto semplificazioni approvato dal Consiglio dei ministri qualche giorno fa, è prevista la proroga del termine entro il quale l’Agenzia delle entrate può effettuare la registrazione degli aiuti nel Registro degli Aiuti Stato (RNA). Ciò consentirà di spostare in avanti anche la scadenza per l’invio al Fisco dell’autodichiarazione.

 

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