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Bonus 200 euro, arriva la beffa: chi sono gli esclusi

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Antonio Pilato

Il bonus 200 euro sarà riconosciuto nella busta paga di luglio ai lavoratori che hanno alcuni specifici requisiti. Vediamo quali nello specifico 

Infatti è fondamentale il settore di appartenenza per poter beneficiare di questa misura che in una fase non propriamente prosperosa può essere di grande aiuto.

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Il bonus 200 euro è un indennizzo previsto per alcune categorie di lavoratori e sarà erogato nella busta paga del mese di luglio. È bene però analizzarlo nel dettaglio, per capire alcune dinamiche che alla lunga possono essere molto importanti.

Infatti ha creato più di qualche polemica visto che in alcune circostanze rischiano di prenderlo anche quei lavoratori che teoricamente non ne avrebbero propriamente bisogno visto che guadagnano tanto. 

Bonus 200 euro per dipendenti: a chi spetta nello specifico

Per questo è fondamentale comprendere quali requisiti deve rispettare il lavoratore dipendente per prendere il bonus 200 euro. La prima variabile da considerare è la spettanza dell’esonero contributivo previsto dall’ultima legge di bilancio (Legge numero 234/2021).

Nello specifico, l‘articolo 31 del decreto Aiuti, prevede che il bonus spetti:

“Ai lavoratori dipendenti di cui all’articolo 1 comma 121, della legge 30 dicembre 2021, numero 234, non titolari di trattamenti di cui l’articolo 32 e che nel primo quadrimestre dell’anno 2022 hanno beneficiato dell’esonero di cui al predetto comma 121 per almeno una mensilità”. 

Quindi, andando nello specifico il bonus 200 euro sarà riconosciuto nella busta paga di luglio ai lavoratori dipendenti ai quali spetta l’esonero contributivo sui contributi IVS (0,80%). Inoltre può beneficiarne chi in forza di una retribuzione imponibile previdenziale non ecceda mensilmente l’importo di 2.692 euro. 

Per poterlo ottenere basta che il suddetto esonero spetti anche per un solo mese del primo quadrimestre 2022. Infatti sarà riconosciuto anche se lo stipendio è aumentato. Il dipendente dal canto suo deve dichiarare al datore di lavoro di non aver diritto ad altri tipi di bonus. Un passaggio che può essere eseguito tramite autocertificazione ex DPR 445/2000.

Possono incidere sulla spettanza malattia, maternità o congedi parentali, i quali possono determinare il superamento della soglia di 2.692 euro, che dà diritto all’esonero contributivo. Un particolare che fa la differenza per quanto concerne il bonus da 200 euro. Il Governo ha previsto come discriminante al fine del riconoscimento dell’ammortizzatore sociale non il reddito complessivo del dipendente, ma la spettanza o meno del già citato esonero contributivo. 

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Antonio Pilato

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