Creste di gallo, cosa sono? Come curarle? Definizione, sintomi, cura

Condiloma: verruche genitali

Il condiloma è una manifestazione dermatologica di natura infettiva degli organi genitali. A seconda del fattore eziologico si distinguono:

  • Condiloma acuminato o verruca genitale, causato dall’infezione da HPV, genotipi 6, 11 e altri.
  • Condiloma acuminato gigante, altro nome del tumore di Buschke-Löwenstein, correlato con l’infezione da HPV
  • Condiloma latum, lesione associata a sifilide secondaria. 

Il condiloma acuminato (o verruca genitale, verruca venerea, verruca anale e verruca anogenitale) è una malattia altamente contagiosa a trasmissione sessuale causata da alcuni sottotipi di Papillomavirus umano (HPV). Si sviluppa attraverso il contatto diretto cute-cute durante il sesso orale, vaginale o anale con un partner infetto. Le verruche sono il segno più facilmente riconoscibile dell’infezione genitale da HPV. I tipi 6 e 11 di HPV sono responsabili del 90% dei casi di condilomi genitali[1]. Fra coloro che vengono infettati dal HPV genitale si stima che tra l’1% e il 5% sviluppi le verruche genitali.

Tutti gli infetti sono in grado di trasmettere il virus. Altri tipi di HPV sono in grado di causare il cancro cervicale e, probabilmente, diversi tipi di cancro anale. Tuttavia è importante sottolineare che i vari tipi di HPV che causano la stragrande maggioranza dei condilomi genitali non sono gli stessi che possono aumentare il rischio di cancro genitale o anale. Alcuni studi hanno verificato che la prevalenza dell’HPV in un dato momento può raggiungere il 57% di tutte le persone sessualmente attive, e sale al 75% nella fascia di età tra i 14 e i 19 anni.

Condilomi acuminati: cresta di gallo

Condiloma latum, è una condizione cutanea caratterizzata da lesioni simili a verruche sui genitali. Sono generalmente sintomi della fase secondaria della sifilide, causati dallo spirochete, Treponema pallidum.

I condilomi latum si verificano in circa un terzo dei pazienti con sifilide secondaria e sono caratterizzati da erosioni indolori, mucose e verrucose che sono di natura piatta, vellutata, umida e di base ampia. Tendono a svilupparsi nei siti caldi e umidi dei genitali e del perineo. Queste lesioni contengono un elevato accumulo di spirochete e sono altamente infettive. La risoluzione completa delle lesioni è spontanea e si verifica dopo pochi giorni o molte settimane, dove viene risolta completamente o entra nella fase terziaria, definita da uno stato latente.

Condilomi vaginali: verruche vaginali sintomi

Le verruche genitali spesso compaiono a grappoli e possono essere molto piccole o possono diffondersi in grandi masse sul pene. In altri casi appaiono come steli di piccole dimensioni. Nelle donne si localizzano sui genitali esterni e all’interno della vagina, sull’apertura (cervice) dell’utero, intorno o dentro l’ano. La prevalenza è simile a quella che si ha nel sesso maschile, ma i sintomi possono essere meno evidenti. Quando sono presenti, di solito si vedono molto bene sul glande. Possono comunque localizzarsi anche sul corpo del pene, sullo scroto e intorno o dentro l’ano. Possono essere trasmessi ad altre mucose, come quelle della bocca dei soggetti che hanno praticato sesso orale con un partner infetto. A volte il virus può essere trasmesso attraverso il prolungato contatto mani-genitali; talvolta la persona stessa si autoinocula l’infezione durante le pratiche di igiene intima. Le particelle virali sono in grado di penetrare attraverso la pelle e le mucose tramite abrasioni microscopiche nella zona ano-genitale. Una volta che le cellule sono invase da HPV, può verificarsi un periodo di latenza (silente) di mesi o anni, totalmente asintomatico. HPV permane nell’organismo per diversi anni senza dare alcun segno di sé. Copulare con un partner affetto da una infezione latente da HPV e che non dimostra alcuna manifestazione esteriore espone comunque al rischio di contagio. Se un soggetto ha rapporti sessuali non protetti con un partner infetto, c’è una probabilità del 70% che ne venga infettato. Il sistema immunitario cerca di eliminare il virus attivando il sistema delle interleuchine, che reclutano nel processo gli interferoni, i quali rallentano e inibiscono la replicazione virale.

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