Angelo Licheri, chi è? Causa Morte, Alfredino, conseguenze fisiche, biografia, curiosità inedite

Angelo Licheri  si era calato nel pozzo di Vermicino, in provincia di Roma, nel 1981 nel vano tentativo di salvare il piccolo Alfredino Rampi. E’ morto oggi a 77 anni in una clinica di Nettuno, vicino a Roma, a causa di un’invalidità, conseguente al diabete di cui soffriva. Si era ritirato da alcuni anni in una casa di riposo.

Tipografo è padre di tre bambini, l’uomo, aveva deciso di farsi calare nel pozzo, nel giugno di 40 anni fa, essendo particolarmente magro, nel tentativo di riportare in superficie il piccolo Alfredino che, purtroppo, morì nella trappola in cui era accidentalmente caduto mentre giocava.

Licheri, originario di Gavoi nel nuorese, aveva sentito l’impulso di raggiungere la zona del pozzo che lui nemmeno conosceva per dare una mano, convinto di potercela fare. Aveva insistito, dicendo di sentirsi bene e di essere pronto ad affrontare quella sfida.

Licheri non aveva mai dimenticato la sua esperienza e, in un’intervista del 2019, aveva dichiarato di avercela messa tutta, a 64 metri di profondità per salvare Alfredino. Dopo avergli parlato, per fargli sentire ripetutamente la sua vicinanza, aveva dovuto rinunciare per aver perso irrimediabilmente la presa della canottierina del piccolo, a causa del fango, in condizioni davvero estreme, nel tentativo di sollevarlo di peso, perché le imbracature erano inutilizzabili.

Stremato dal tentativo, Licheri era finito d’urgenza all’ospedale. Il presidente della regione Sardegna, Christian Solinas ha espresso il cordoglio di tutti i sardi per un uomo che aveva mostrato eroica generosità: “Sono certo che Alfredino lo abbia accolto in cielo, con quell’abbraccio che purtroppo, quel giorno, non fu possibile“.

 

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