Da Columbia Threadneedle Investments: “Il pacchetto “Fit for 55″ dell’UE rafforza l’enfasi sui risultati sostenibili”

Fondo Threadneedle (Lux) Sustainable Outcomes Pan European Equity

La Commissione europea ha presentato il suo pacchetto “Fit for 55″1 , proponendo un percorso di trasformazione che permetta all’Unione europea di centrare l’obiettivo di ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030. Si tratta di un traguardo cruciale per assicurare che l’UE raggiunga la neutralità carbonica entro il 2050. Il pacchetto contiene una serie di iniziative concrete e dettagliate per ridurre le emissioni. Prima di essere adottato, sarà discusso e votato dal Parlamento europeo e dagli Stati membri, per cui non tutte le proposte potrebbero finire per diventare legge. Ciò nonostante, è un ottimo punto di partenza. È anche interessante analizzare ciò che è stato annunciato e, nella fattispecie, mostrare come il quadro proposto andrà a beneficio dei temi sostenibili perseguiti dal fondo Threadneedle (Lux) Sustainable Outcomes Pan European Equity (SOPEE). Tassa sul carbonio alle frontiere Il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Carbon Border Adjustment Mechanism, CBAM) si applicherà inizialmente a cemento, fertilizzanti, ferro e acciaio, alluminio e generazione di energia elettrica, nonché alle emissioni dirette di Ambito 1. Gli importatori saranno tassati sulle emissioni di carbonio incorporate nei loro beni in base al prezzo del carbonio dell’UE. Tale meccanismo si applicherà su un periodo di tre anni a partire dal 2023 e potrebbe essere esteso ad altri settori dopo il 2026. Le assegnazioni di quote a titolo gratuito per questi settori saranno gradualmente eliminate entro il 2035, diminuendo del 10% all’anno fino ad arrivare a quota zero.

Trasporto aereo e trasporto marittimo

La Commissione europea propone che nei prossimi anni il carburante sostenibile per l’aviazione (“sustainable aviation fuel”, SAF) venga mescolato al carburante per jet sui voli in partenza da qualsiasi aeroporto dell’UE al fine di ridurre le emissioni, un tema che abbiamo trattato in un recente viewpoint.3 La nuova proposta prevede l’implementazione di quote crescenti di miscelazione SAF con un obiettivo di miscelazione al 2% nel 2025, al 5% nel 2030 e al 25% nel 2035 rispetto agli attuali livelli di circa lo 0,1%. Il settore dell’aviazione è stato inoltre incluso nel sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (ETS). I settori coperti dalla direttiva ETS UE rivista – che vedrà un ulteriore inasprimento del mercato a sostegno di prezzi del carbonio più alti – dovranno ridurre le loro emissioni di gas serra del 61% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005. Ciò si tradurrà in una riduzione annua del 4,2% delle assegnazioni a titolo gratuito sulla base dei livelli di volo del 2010. Queste proposte imporranno costi aggiuntivi al settore del trasporto aereo e creeranno vincitori e vinti. Le compagnie aeree dovranno infatti tenere conto dell’adozione di SAF e dell’acquisto di certificati di carbonio, e il loro successo dipenderà dalla loro capacità di trasferire i costi ai clienti. Per una società come Neste, il maggior produttore mondiale di diesel rinnovabile e carburante sostenibile per l’aviazione ottenuto da rifiuti e residui nonché una delle posizioni in SOPEE, è un’ottima notizia, in quanto la sua produzione di SAF passerà da 0,1 a quasi 1,5 tonnellate metriche per anno entro il 2024.

Settore marittimo

Anche il settore marittimo è stato aggiunto al sistema ETS dell’UE e ciò avrà un impatto sui viaggi intra-UE, sul 50% delle emissioni di viaggi extra-UE e sulle emissioni prodotte dall’ormeggio in un porto dell’UE. Il settore dovrà ridurre la sua intensità di gas serra (rispetto ad un valore di riferimento non ancora determinato) del 2% entro il 2025, del 6% entro il 2030, del 13% entro il 2035, del 26% entro il 2040, del 59% entro il 2045 e del 75% entro il 2050. Né il kerosene utilizzato nell’industria dell’aviazione né il petrolio pesante utilizzato nel trasporto marittimo saranno totalmente esentati dall’imposta sull’energia per i viaggi intraUE. Nell’arco di una decina d’anni le aliquote di imposta minime per questi carburanti aumenteranno, mentre i carburanti sostenibili beneficeranno di un’aliquota zero che ne rafforzerà l’adozione e la diffusione.

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