Cos’è la legge 104: alla scoperta della normativa che tutela i disabili

Cos’è la legge 104? Ne sentiamo spesso parlare quando si tratta di disabili, ma come funziona la normativa del 1992?

Nel 1992 venne approvata la Legge numero 104, con lo scopo di offrire tutela ai soggetti affetti da disabilità grave e ai loro familiari. Per questo motivo, la normativa introdusse una serie di disposizioni per tutelare i diritti, l’integrazione sociale e l’assistenza delle persone affette da disabilità.

Cos'è la legge 104
Eco di Milano

Dal 1992, ad oggi, non sono mancate le modifiche alla legge, introdotte con lo scopo di migliorare la tutela offerta disabili. Ad ogni modo, la legge 104 prevede una serie di misure nei confronti delle persone affette da disabilità grave e dei loro familiari.

Scopriamo quali sono le tutele previste dalla normativa del 1992 e quali sono i requisiti necessari per accedervi.

Cos’è la legge 104?

La legge 104 è la normativa che offre tutela ai soggetti affetti da handicap e disabilità grave. Questa tutela è estesa anche ai familiari caregiver, che assistono il disabile. Lo scopo della legge è quello di favorire, attraverso una serie di misure e agevolazioni, l’integrazione sociale e lavorativa tanto del disabile quanto dei familiari.

Per poter disporre delle tutele offerte dalla Legge 104 è necessario sottoporsi ad una visita medica, di accertamento della condizione di disabilità.

Il titolare di legge 104 può beneficiare di una serie di agevolazioni di carattere economico, fiscale e lavorativo.

Tra le agevolazioni fiscali più significative c’è la detrazione IRPEF del 19% delle spese sostenute per l’acquisto di determinati prodotti e articoli. In questo caso, affinché il disabile possa usufruire della detrazione, è necessario che il prodotto acquistato sia funzionalmente in grado di favorire l’integrazione dello stesso, nonché lo svolgimento delle attività di vita quotidiana.

È questo il caso di un soggetto che non è in grado di deambulare autonomamente, a causa di menomazioni o patologie, per il quale la legge prevede agevolazioni fiscali per l’acquisto di un’auto. Oppure, il soggetto che ha difficoltà comunicative, a causa di una disabilità sensoriale (cecità o sordità), può beneficiare di agevolazioni fiscali per l’acquisto di dispositivi che facilitano la comunicazione (es. tablet, smartphone e PC).

L’IVA agevolata

I soggetti titolari di legge 104 hanno la possibilità di beneficiare dell’applicazione dell’IVA agevolata al 4%, anziché al 22%.

Se per la detrazione fiscale del 19% è necessario attendere la dichiarazione dei redditi, l’IVA al 4% può essere applicata direttamente dal commerciante. In questo caso, è necessario che il disabile presenti il certificato medico, che attesta il suo diritto ad usufruire della suddetta agevolazione.

Agevolazioni lavorative

La Legge 104 riconosce, in favore dei disabili e dei loro familiari, una serie di agevolazioni lavorative. In questo modo, la normativa intende offrire tutela a questa categoria di lavoratori attraverso il riconoscimento del diritto alla fruizione di permessi e congedi retribuiti.

In sostanza, il lavoratore titolare di Legge 104 o caregiver familiare ha la possibilità di godere di permessi retribuiti mensili. Ci stiamo riferendo, all’opportunità di assentarsi dal lavoro per tre giorni al mese con lo scopo di offrire assistenza al disabile.

I congedi straordinari, invece, permettono al lavoratore dipendente di assentarsi per un periodo massimo di due anni per l’intera carriera lavorativa. Anche in questo caso, la tutela lavorativa ha lo scopo di permettere al dipendente di assistere un familiare affetto da disabilità o di sottoporsi a terapie mediche, senza rischiare di perdere il lavoro e senza rinunciare alla retribuzione.

Novità 2022 su permessi e congedi legge 104

Per capire cos’è la Legge 104 occorre ricordare che, nel 2022, sono state introdotte due importanti novità.

Una riguarda il principio del referente unico, che per anni ha impedito a più familiari (fatta eccezione per i genitori di un figlio disabile) di essere caregiver dello stesso disabile. Ma, a partire dallo scorso anno, si è deciso di estendere la possibilità a due o più parenti, che ne hanno diritto, di farsi carico dell’onere di assistere il familiare disabile.

Questa novità non prevede modifiche sulla durata dei permessi e dei congedi. Dunque, sarà possibile accedere sempre e solo a tre giorni di permesso retribuiti al mese. Tuttavia, grazie all’eliminazione del limite del referente unico, il permesso potrà essere fruito da più caregiver.

Un’altra importante novità riguarda il vincolo della convivenza. Prima del 13 agosto 2022, per poter effettuare richiesta di permesso lavorativo retribuito per Legge 104 era necessario che il caregiver convivesse con il disabile, già al momento della domanda. Ora, invece, il familiare lavoratore ha la possibilità di effettuare la richiesta anche prima dell’instaurazione della convivenza.

Dunque, resta salvo il fatto che bisogna convivere con il disabile, tuttavia la richiesta può essere inviata anche prima che si instauri tale condizione.

Cos’è la legge 104: chi può cedervi e chi no

Possono accedere alle agevolazioni previste dalla Legge 104 i disabili e i loro caregiver. A proposito di caregiver familiari, la legge ha stabilito che anno il diritto a godere delle tutele previste dalla normativa del 1992:

  • I genitori di figli disabili gravi, anche se adottivi o affidatari;
  • Il coniuge, la parte dell’unione civile e il convivente di fatto;
  • I parenti o gli affini entro il secondo grado di parentela, che può essere esteso anche al terzo grado di parentela nel caso in cui non ci siano i genitori o il coniuge della persona con disabilità.

Per poter fruire delle agevolazioni lavorative previste dalla Legge 104 è necessario presentare un’apposita richiesta al datore di lavoro. Ad ogni modo, le tutele in questione sono rivolte solo ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che del settore privato. Di conseguenza, non possono accedere a quest’opportunità:

  • I lavoratori domestici e familiari;
  • I lavoratori a domicilio;
  • Gli autonomi o i parasubordinati;
  • I lavoratori agricoli occupati a giornata.

Come chiedere la 104

Per ottenere il riconoscimento della Legge 104 è necessario essere portatori di handicap o essere affetti da patologie invalidanti o di una situazione di disabilità. Inizialmente è necessario rivolgersi al proprio medico curante, che produrrà un certificato che serve ad attestare la natura dell’infermità.

Il certificato medico in questione sarà inviato all’Istituto previdenziale in via telematica e al paziente sarà consegnato un codice univoco, della validità di 90 giorni. Sarà compito dell’interessato inoltrare la domanda di accertamento all’INPS, accedendo al portale dell’Istituto previdenziale tramite le credenziali digitali o rivolgendosi ad un patronato abilitato.

Nei successivi 30 giorni dall’invio della domanda, il disabile sarà convocato dalla Commissione medica dell’ASL di residenza, che svolgerà una visita medica volta a certificare l’effettivo stato di disabilità. Dopo la visita, al paziente sarà rilasciato un verbale validato dal responsabile del centro medico legale dell’INPS. Sul documento è indicato il Giudizio della commissione, in base al quale sarà possibile accedere o meno all’erogazione delle misure economiche, fiscali e lavorative.

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