Congedo straordinario legge 104: differenze tra dipendenti pubblico e privato

Vediamo quali sono le differenze relative al congedo straordinario legge 104, per i dipendenti del settore pubblico e quelli del settore privato.

Il congedo straordinario legge 104 è una tutela indirizzata in favore dei lavoratori caregiver, che assistono un parente affetto da disabilità grave. Grazie a questa tutela, il lavoratore ha la possibilità di assentarsi per un periodo di due anni, da fruire in maniera frazionata o continuativa, nell’arco dell’intera carriera lavorativa.

Congedo straordinario legge 104
Eco di Milano

Il congedo straordinario legge 104 è una tutela prevista dalla normativa del 1992 ed è indirizzata solo in favore dei lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che del settore privato.

Ci sono differenze tra queste due categorie di dipendenti nella fruizione del congedo?

Congedo straordinario legge 104: di cosa si tratta

La legge 104 è la normativa principale che offre tutela ai soggetti affetti da handicap grave o disabilità. Lo scopo della legge è quello di favorire l’inserimento lavorativo e sociale tanto dei disabili quanto dei loro caregiver.

Per questo motivo, la legge prevede una serie di agevolazioni e benefici indirizzati in favore di queste categorie di cittadini. In particolare, la normativa prevede per i titolari di legge 104 la possibilità di assentarsi dal lavoro per tre giorni al mese, fruendo dei cosiddetti permessi retribuiti. In questo modo, il lavoratore può assistere il parente affetto da disabilità senza rinunciare alla retribuzione.

Stesso discorso vale anche per il congedo straordinario legge 104 che permette al lavoratore dipendente di assentarsi per un periodo massimo di due anni, da utilizzare per l’intera carriera lavorativa. In sostanza, il lavoratore può assentarsi dal lavoro per offrire assistenza al parente affetto da disabilità grave, per un arco temporale complessivo di due anni, che può essere goduto in maniera frazionata o continuativa.

Novità congedo straordinario 2023

Grazie alle novità introdotte nel 2022, è stato eliminato il vincolo del referente unico. In pratica, prima di questa modifica, il soggetto titolare di legge 104 poteva essere assistito da un unico caregiver familiare, fatta eccezione per i genitori di figli disabili.

Ma, adesso, la condivisione della gestione di un familiare disabile può avvenire anche quando non vi è un rapporto di genitorialità. In sostanza, la modifica al principio del referente unico permette a più di un familiare di fruire di permessi e congedi concessi dalla legge 104, per assistere il parente affetto da disabilità.

Tuttavia, i periodi concessi dalla legge restano invariati. Ciò vuol dire che, la presenza di più caregiver familiari non raddoppia il permesso retribuito. Di conseguenza, ogni disabile grave avrà a disposizione solo tre giorni al mese di permesso retribuito che, però, possono essere fruiti in maniera condivisa tra più caregiver.

Vi è poi un’altra importante novità, che riguarda il requisito della convivenza. Di fatto, fino al 13 agosto 2022 affinché un caregiver familiare potesse accedere a permessi e congedi previsti dalla legge 104 era necessario che sussistesse il vincolo della convivenza con il disabile. Ora, invece, è possibile presentare la domanda di permesso o congedo anche prima che si instauri il rapporto di convivenza.

Congedo straordinario legge 104: differenze tra lavoratori pubblici e privati

Il congedo straordinario legge 104 può essere fruito solo dai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che del settore privato. Sebbene la normativa del 1992 offra a queste categorie di lavoratori la medesima possibilità di disporre di due anni di congedo straordinario retribuito, ci sono delle differenze che riguardano la modalità di presentazione della domanda e i tempi di evasione della richiesta.

In particolare, il lavoratore pubblico che fruisce del congedo legge 104 deve presentare la domanda all’amministrazione o all’ente di appartenenza. Per questo tipo di richiesta non è previsto un modulo prestampato.

Inoltre, i lavoratori del settore pubblico hanno diritto alla concessione del congedo entro 60 giorni dalla richiesta. Tuttavia, spesso capita che questo lasso di tempo non venga rispettato.

Per i lavoratori del settore privato, che accedono al congedo legge 104, la domanda deve essere inviata in formato telematico all’INPS. In questo caso, è necessario accedere al portale dell’INPS con le credenziali digitali e compilare un apposito modulo, da inviare online tramite la piattaforma.

Per i lavoratori dipendenti privati, il congedo straordinario ha decorrenza dalla data indicata sulla domanda.

La domanda per i dipendenti pubblici

Come abbiamo visto, per i dipendenti del settore pubblico non esiste un modulo precompilato da stampare per effettuare richiesta di congedo straordinario legge 104.

È quindi necessario che il lavoratore elabori la richiesta, da inoltrare all’amministrazione o all’ente di appartenenza, riguardando di inserire i seguenti dati:

  • Lo stato di handicap del familiare a cui si offre assistenza;
  • Il grado di parentela;
  • I dati anagrafici del richiedente;
  • I dati anagrafici del familiare con handicap da assistere;
  • L’attestazione della convivenza con la persona da assistere.

Alla domanda è necessario allegare il certificato di handicap grave secondo quanto riportato dall’articolo 3, comma 3, della legge 104/92.

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