Vuoi comprare casa? Ecco qual è la città più cara per acquistare un appartamento

Una ricerca di Tecnocasa sui prezzi del mercato immobiliare stila la classifica delle città italiane più costose.

Negli ultimi sei anni il mercato delle case ha ripreso a salire dopo il crollo dei prezzi seguito alla crisi immobiliare del 2008. Ecco dove comprare casa costa di più e le soluzioni più convenienti a disposizione di chi vuole acquistare un immobile.

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Eco di Milano

Per comprare casa nelle grandi città italiane servono in media 6,9 anni di stipendio. In testa, sotto questo punto di vista, c’è la “capitale morale d’Italia”, ossia Milano. Nella capitale della Lombardia vogliono 13,2 annualità di stipendio per acquistare casa. In fondo a questa particolare classifica ci sono invece Palermo e Genova, dove per comprarsi un immobile bastano, rispettivamente, 3,6 e 3,3 anni di stipendio.

Il dato emerge da una ricerca dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, che ha preso come riferimento il primo semestre del 2022. Milano, come detto, rimane la città coi prezzi più cari dello Stivale. In seconda piazza invece c’è Roma: nella Capitale si compra casa con non meno di 9,2 anni di stipendio. Il terzo posto del podio va a Firenze con 9,1 annualità. Seguono poi nel ranking: Bologna (8 annualità); Napoli (7,4); Verona (5,2); Torino (5); Palermo (3,6). A chiudere la classifica c’è Genova, dove bastano soltanto 3,3 anni di stipendio per acquistare un appartamento.

L’andamento del mercato immobiliare

Anche in passato si era registrato un boom del prezzo delle case. Come nel biennio 2006-2007 quando per avere un appartamento a Roma servivano 14,8 anni di stipendio, 14 a Milano e 12,5 a Firenze. Le cose cambiarono a partire dal 2008 con la crisi del mercato immobiliari e il crollo dei costi, che hanno ripreso ad aumentare dal 2017.

Milano, qual ‘è l’offerta di mutuo più conveniente?

Dal 2019 Milano si colloca al primo posto tra le città più costose della Penisola. In quattro anno il costo per acquistare una casa nella città meneghina è passato da 11 annualità di stipendio a 13,2. Chi vuol comprare un appartamento a Milano oggi può chiedere un mutuo beneficiando anche, se si tratta della prima casa, di agevolazioni sul piano fiscale.

A chi conviene rivolgersi oggi? Prendiamo il caso di impiegato 35enne che risiede a Milano, con un reddito pari a 2.600 euro mensili, che chieda un mutuo di 100 mila euro. Ipotizziamo che l’immobile valga 200 mila euro e il mutuo duri 30 anni.

Credem

Secondo la rilevazione, alla data di martedì 17 gennaio scorso, tra le opzioni più a buon mercato c’è quella di Mutuo Tasso Fisso offerta da Credem. Questa soluzione prevede ogni mese una rata di 414,63 euro (Tan 2,87% e Taeg 3,19%). I clienti possono essere aggiornati sul finanziamento attraverso un’applicazione. Uno degli aspetti più interessanti di questa soluzione è l’erogazione all’atto.

A chi si rivolge Mutuo Tasso Fisso di Credem? A tutte le persone fisiche, con una percentuale di finanziabilità massima è pari all’80% del valore di perizia (redatta dai periti indicati dall’istituto di credito). È obbligatorio stipulare l’assicurazione incendio e scoppio.

Webank

Per acquistare casa a Milano c’è anche la possibilità offerta da Mutuo Fisso Irs Green-Acquisto di Webank. In questo caso la rata mensile ammonta a 442,37 euro (Tan 3,38% e Taeg 3,49%). A seguire i clienti c’è uno specialista mutui dedicato. Tra gli aspetti interessanti rientra anche l’assicurazione casa gratuita. Gratuita anche la perizia. Chi richiede questo prestito ipotecario deve risedere da almeno tre anni in Italia. Vincoli anche sull’età massima che non può superare i 60 anni all’avvio del mutuo e 80 alla scadenza.

L’importo finanziabile va da un minimo di 50 mila euro a un massimo di 1 milione di euro. Tra dieci e trent’anni le durate previste del finanziamento, mentre le spese di istruttoria sono pari a 500 euro (non sono previste invece spese periodiche). Anche in questo caso è obbligatoria l’assicurazione incendio e scoppio, col premio a carico della banca. Il mutuo viene erogato su un conto corrente Webank di pari intestazione. Non ci sono costi di attivazione o gestione sul conto attivato per erogare il mutuo e l’imposta di bollo è gratuita per i 6 mesi successivi all’erogazione. In ogni momento poi il cliente può far addebitare le rate su un conto di pagamento attivato presso altro intermediario.

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