Hai incassato una forte somma e vuoi guadagnare in poco tempo? Hai almeno tre modi per farlo

Come fare quando, baciati dalla fortuna o beneficiati da una buona liquidazione, abbiamo a disposizione una forte somma di denaro da investire in fretta?

La prima scelta – e non di rado anche l’ultima – potrebbe essere quella di versarla sul conto corrente bancario. Ma decisamente non è la scelta più indovinata in attesa di decidere che mosse fare nel medio-lungo periodo. Le alternative infatti ci sono e sono sicuramente più convenienti.

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Eco di Milano

È un po’ come capita agli allenatori delle squadre con un sontuoso parco attaccanti, indecisi su chi schierare in campo. Sono i classici “problemi” che tutti vorrebbero avere: quelli di sovrabbondanza. Ai comuni mortali, come si sa, invece non capita spesso ad esempio di avere “problemi” come quelli di gestire nel breve termine una sostanziosa somma di denaro entrata nelle proprie tasche. Come ad esempio una vincita al gioco o una corposa liquidazione.

Poco abituato a gestire l’abbondanza (di liquidità in questo caso) l’eventuale fortunato, in attesa di decidere che fare sul medio-lungo periodo, opta spesso e volentieri per il conto corrente bancario. Una destinazione che non di rado non soltanto finisce per rivelarsi la prima scelta, ma anche quella finale. Senza tenere in conto che in questo modo gli toccherà accollarsi tutte le spese del caso e, cosa di non minore importanza, anche perdere lucrose occasioni per guadagnare.

Ad oggi i rendimenti sul reddito fisso non sono per nulla stratosferici (a differenza di quelli azionari a gennaio), ma ad ogni modo positivi e già conosciuti fin dall’inizio. In più l’intermediario si impegna a rimborsare il capitale a scadenza. Il classico modo per “parcheggiare” il denaro liquido mentre si temporeggia cercando di capire come orientarsi per investirlo.

Le alternative per investire una ricca somma di denaro incassata grazie a una vincita o al TFR però ci sono. Conoscerle può essere utile per valutare un potenziale investimento.

Una prima alternativa al conto corrente: il conto deposito vincolato di breve termine o libero

Una prima soluzione per investire può essere il conto deposito (CD), le linee vincolate ottime nel caso in cui si conosca in anticipo l’esatto momento in cui si potrà disporre diversamente della somma di denaro. In media prodotti come questi rendono di più rispetto a quelli liberi. In più guardando al mercato c’è sempre la possibilità di usufruire di promozioni per i nuovi clienti e/o per i nuovi versamenti di liquidità.

Invece col deposito libero avremo la possibilità di disporre a nostro piacimento del deposito, compresa quella dello svincolo anticipato. Questi i pro, tra i contro invece c’è il rendimento generalmente minore rispetto al deposito vincolato.

In un caso come nell’altro c’è una garanzia del deposito fino a 100 mila euro nel caso in cui l’intermediario aderisca al FITD (la medesima garanzia presente per i conti correnti). Spesso non ci sono neanche spese di apertura, gestione e chiusura. Non mancano invece gli oneri fiscali (cioè la ritenuta del 26 per cento sugli oneri attivi) e l’imposta di bollo (pari al 2 per mille sulla giacenza) nei modi e nelle forme previste dalla legge.

Buoni Ordinari del Tesoro (BOT): una valida alternativa

Un’altra soluzione da non sottovalutare sono i BOT: i Buoni Ordinari del Tesoro garantiti dallo Stato e dalla durata di pochi mesi. Il rendimento dei BOT deriva dallo scarto tra i prezzo di acquisto (in emissione sul mercato secondario) e quello di rimborso finale o rivendita a 100. Data la breve durata del BOT, fino alla scadenza il risparmiatore lo tiene in portafoglio.

Ecco alcuni esempi.

Il bond con ISIN IT0005494502 con scadenza al 12 maggio oggi scambia a 99,374 centesimi (quasi lo 0,63% lordo a scadenza). Il BOT ISIN IT0005505075 (scadenza 14 agosto: 6 mesi e 1 settimana prezza a 98,58 centesimi. Il rendimento lordo a scadenza sale dunque all’1,44% e cresce ulteriormente a mano a mano che aumenta la durata residua. Come accade, per fare un esempio pratico, col titolo in scadenza il 12 gennaio 2024. Ieri mattina scambiava sul MOT a 97,23, per un guadagno lordo finale di poco inferiore al 2,85%.

Le offerte Supersmart di Poste italiane

Possono rivelarsi un’ottima opportunità anche le offerte Supersmart per chi è titolare di un libretto di risparmio postale. A chi apporta nuova liquidità, Supersmart Premium 270 giorni (9 mesi) riconosce un interessante rendimento: a un tasso annuo lordo a scadenza del 3 per cento. Per nuova liquidità intendiamo quella versata su conti correnti e libretti postali con la stessa intestazione. Il denaro deve affluire attraverso bonifici bancari o assegni bancari e circolari, accredito pensione o stipendio.

Infine c’è anche l’offerta Supersmart 180 giorni (6 mesi), con tasso annuo lordo a scadenza dell’1,50%.

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