Carta o contanti? Cosa conviene usare per i pagamenti

Quando si effettua un pagamento conviene di più utilizzare la carta o contanti? La risposta è meno scontata di quanto si possa pensare.

Ormai siamo abituati ad effettuare pagamenti sia con gli strumenti elettronici (carte di credito, carte di debito o prepagate) sia con i contanti. Sebbene entrambi i metodi di pagamento siano ugualmente affidabili e sicuri, questi due sistemi sono caratterizzati da diversi aspetti.

Carta o contanti
Eco di Milano

Per effettuare un pagamento, al giorno d’oggi, bastano pochi secondi grazie agli strumenti elettronici. Ci stiamo riferendo alle carte di pagamento, per le quali è sufficiente appoggiarle al lettore per eseguire la transazione. Al di sotto di determinate soglie di pagamento non è neanche necessario inserire il codice di sicurezza.

Eppure ci sono ancora molte persone, soprattutto quelle che appartengono alle generazioni più agé, che preferiscono utilizzare i contanti.

Ma quale dei due metodi è più conveniente: carte o contanti?

Carta o contanti: facciamo chiarezza

Per effettuare un pagamento è possibile utilizzare carta o i contanti.

A proposito delle carte, dobbiamo dire che ci stiamo riferendo a degli strumenti di pagamento elettronici grazie ai quali è possibile limitare la circolazione del contante. In sostanza, mediante l’utilizzo di carte di credito, debito o prepagate si riesce ad evitare furti o smarrimenti di denaro liquido.

In effetti, utilizzare le carte di pagamento ha diversi aspetti positivi, tra cui:

  • Eseguire velocemente la transazione di denaro;
  • Evitare furti o smarrimenti;
  • Effettuare pagamenti anche quando non si dispone della liquidità (es. carta di credito);
  • Effettuare pagamenti online o all’estero.

Tuttavia, anche l’utilizzo del contante porta con sé una serie di vantaggi:

  • Poter effettuare piccoli pagamenti, inferiori a €5;
  • Poter lasciare una mancia al cameriere;
  • Evitare di pagare le commissioni che caratterizzano le transazioni elettroniche;
  • Avere sempre sotto controllo le uscite;
  • Spendere solo la quantità di denaro che sia ha in tasca, senza andare oltre le proprie possibilità rischiando di indebitarsi.

Gli svantaggi

Come abbiamo visto sia i pagamenti con carte che i pagamenti in contanti portano con sé una serie di vantaggi. Tuttavia, ci sono anche aspetti negativi da prendere in considerazione.

Ad esempio, utilizzare una carta di pagamento può comportare i seguenti svantaggi:

  • Dover sporgere denuncia in caso di smarrimento o furto;
  • Dover bloccare lo strumento di pagamento, in caso di smarrimento furto, per evitare che qualcuno possa prelevare del denaro dal conto;
  • La clonazione della carta, con il rischio di essere truffati;
  • I costi legati alla carta di credito, alla gestione del conto corrente e ai prelievi dagli sportelli ATM;
  • Il costo relativo all’attivazione di una carta di credito con fido bancario.

Per quanto riguarda gli svantaggi legati all’utilizzo del contante segnaliamo:

  • Il rischio di perdita o furto;
  • La poca praticità del denaro contante per effettuare determinati acquisti, in particolare per le transazioni più corpose;
  • Dover rispettare un tetto di spesa.

A proposito del denaro contante, ricordiamo che a partire dal 1 gennaio 2023, il tetto del pagamento in contanti è passato da €2000 a €5000.

In base a quanto stabilito nella Legge di bilancio 2023, la soglia dei €5000 non può essere superata, anche se i pagamenti vengono effettuati in maniera frazionata. Si tratta di un limite che va rispettato nell’arco di sette giorni.

Ad ogni modo, il suddetto limite non riguarda il prelievo o il versamento di contanti sul proprio conto corrente, bensì i trasferimenti.

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