Calcolo del quoziente familiare: esempio pratico con ISEE tra 5 e 20 mila euro

Quoziente familiare, cominciamo a capire di cosa si tratta e come inciderà sull’accesso a bonus e agevolazioni.

ISEE e quoziente familiare, le differenze di calcolo dovrebbero – a detta del Governo – favorire i nuclei più numerosi e consentire l’erogazione di più soldi.

quoziente familiare
Eco di Milano

Da quando il Governo Meloni si è insediato in Parlamento stiamo assistendo a numerose novità. Il Reddito di Cittadinanza sparirà, le pensioni minime verranno alzate, il Superbonus scenderà al 90%, il limite ai contanti sarà incrementato fino a 5 mila euro e l’ISEE verrà affiancato dal quoziente familiare. Si tratta di un sistema di calcolo, pagamento delle tasse e accesso alle agevolazioni che tiene conto non del reddito personale bensì di quello familiare per l’imposizione fiscale. Nello specifico si tratta di dividere il reddito complessivo del nucleo familiare per il numero dei componenti. Un sistema differente dall’ISEE che somma tutti i redditi e patrimoni individuali e che continuerà, comunque, ad essere utilizzato. Di conseguenza sarà necessario calcolare nuovamente l’indicatore ad inizio 2023.

Quoziente familiare, il valore rispetto all’ISEE

Poter definire un valore unico per tutte le famiglie è impossibile. A determinare il quoziente familiare influisce troppo variabili, dal reddito al numero dei componenti. Così come l’ISEE, dunque, tanti fattori determineranno il valore ma esistono differenze sostanziali. Prendiamo il caso di una persona con ISEE tra i 10 e i 15 mila euro, mediamente alto. Se single il quoziente sarà più basso, se ha una famiglia sarà più alto. Si potrebbe arrivare al paradosso, poi, che un soggetto con ISEE più basso, per esempio tra 5 e 10 mila euro, e una famiglia può arrivare a pareggiare i conti con un individuo single con ISEE tra 10 e 15 mila euro con riferimento al quoziente familiare.

Naturalmente l’obiettivo del Governo è dare più concessioni in termini di benefici economici alle famiglie più numerose. Di conseguenza tra ISEE e quoziente può non esserci una reale corrispondenza a causa dei criteri di calcolo differenti. Se due persone hanno, oggi, ISEE dal valore di 6 mila euro non è detto che il valore del quoziente sia uguale tra di loro.

Come avviene il calcolo

Per determinare il quoziente familiare occorrerà considerare tutti i redditi complessivi posseduti nell’anno precedente a quello di sostentamento della spesa dal richiedente, dal coniuge, dai figli, dal soggetto convivente, dalla parte di unione civile e ogni altro familiare a carico.

Una volta calcolato il reddito totale occorrerà dividerlo per il numero dei componenti del nucleo familiare. Al risultato, poi, sarà necessario applicare le aliquote IRPEF sul reddito medio della famiglia e moltiplicarlo per il coefficiente relativo al numero dei membri. I coefficienti sono 1 per i single e le vedove con un figlio a carico minimo, 2 per una coppia, 0,5 per primo e secondo figlio, 1 per ogni figlio successivo al secondo e 0,5 per genitori soli con almeno un figlio a carico. Il limite massimo del coefficiente è quattro.

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