Assegno unico, cosa cambia nel 2023: tutto quello che c’è da sapere

Manca poco all’inizio del 2023 che porterà con sé delle importanti novità. Ma cosa cambierà per quanto riguarda l’assegno unico universale? Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Fra qualche giorno saluteremo il 2022 per dare il benvenuto al 2023. Un nuovo che potrebbe portare con sé delle importanti novità anche per quanto concerne l’assegno unico universale per figli a carico. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

assegno unico 2023
Eco di Milano

Dicembre sta già giungendo al termine e questo vuol dire che fra qualche giorno dovremo dire addio al 2022 per dare il benvenuto al nuovo anno. Un 2023 che, si spera, possa portare con sé una ventata di notizie positive, sopratutto considerando che giungiamo da un periodo storico particolarmente difficile a causa di vari fattori, come ad esempio il caro vita.

Proprio a causa dell’aumento generale dei prezzi, purtroppo, molte persone riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire ad arrivare alla fine del mese. Non stupisce, pertanto, che siano in molti a prestare attenzione ai vari incentivi a sostegno delle famiglie. Tra queste si annovera l’assegno unico universale per figli a carico che verrà erogato anche nel corso del 2023. Ma cosa c’è da aspettarsi?

Assegno unico, cosa cambia nel 2023: chi dovrà presentare domanda

Vera e propria novità del 2022, l’assegno unico universale per figli a carico verrà erogato anche nel corso del 2023. A tal proposito sono diversi i dubbi in merito, con molti che si chiedono, ad esempio, se sarà o meno necessario farne richiesta in vista del prossimo anno.

Ebbene, a tal proposito è bene ricordare che i soggetti aventi diritto, per vedersi riconoscere l’assegno unico universale sui figli a carico, hanno dovuto presentare apposita domanda all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Il tutto in modo telematico, attraverso l’apposito servizio disponibile sul sito dell’istituto di previdenza.

In base alle informazioni disponibili in merito, coloro che hanno percepito tale trattamento economico nel corso del 2022 non dovranno provvedere a fare richiesta di rinnovo per il 2023. L’assegno, infatti, verrà riconosciuto in modo automatico.

La situazione, ovviamente, cambia se, nel frattempo, la composizione famigliare è cambiata. Se il nucleo famigliare accoglie un nuovo membro, infatti, bisogna necessariamente presentare domanda per l’assegno unico.

Assegno unico, cosa cambia nel 2023: l’importanza di rinnovare l’Isee

In ogni caso i soggetti interessati devono provvedere a rinnovare l’Isee. L’importo di tale prestazione economica, infatti, differisce a seconda dell’Isee del nucleo famigliare richiedente, per un valore massimo pari a 175 euro per figlio. Questo in presenza di un reddito annuo lordo di importo inferiore a 40 mila euro.

Se il reddito è superiore a 40 mila euro, invece, viene corrisposto un assegno unico dall’importo minimo, ovvero pari a 50 euro per figlio. Per questo motivo, in vista del 2023, è importante rinnovare l’Isee, in modo tale da ottenere un assegno unico dall’importo in linea con la propria situazione economica.

Se tutto questo non bastasse, gli importi dell’assegno unico potrebbe subire un aumento nel 2023 in modo tale da far fronte all’aumento generale dei prezzi. Al momento, comunque, si tratta solo di ipotesi. Non resta pertanto che attendere e vedere se verranno o meno applicati degli aumenti.

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