Gigi Buffon, sai quanti investimenti sbagliati ha fatto il famoso portiere?

Incassi più bassi e investimenti sbagliati per Buffon, ottimo portiere ma imprenditore sfortunato.

Dopo non aver rinnovato il contratto con la Juventus nel 2021, Gianluigi Buffon è tornato a giocare per il Parma, dopo vent’anni dall’ultima volta in questa squadra. Sarà proprio con il Parma che il portiere sarà impegnato fino al 2024. Essendo uno dei migliori portieri nella storia, non sorprende affatto che la sua carriera continui ad andare avanti con successo, superando la durata media della carriera di un calciatore, fissata a 15 anni.

Gli investimenti sbagliati di Buffon
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Gigi Buffon soffia le sue 44 candeline rimanendo uno dei più forti al mondo. Ad oggi però pur mantenendo incassi da capogiro per noi comuni mortali, vediamo un forte calo in questi ultimi. Soprattutto, sono aumentate le perdite in ambito imprenditoriale. Riuscite a immaginare a quanto ammontino?

Quanto guadagna Gigi Buffon oggi e quali erano i suoi guadagni in passato?

Voluto dal presidente americano Kyle Krause, Buffon è tornato a giocare per il Parma nel 2021, stessa squadra con cui aveva iniziato nel 1991, acquistato per 15 milioni di lire. Oggi, l’ingaggio gli permette di guadagnare 850.000 euro netti a stagione. Per i comuni normali, questa cifra non è affatto male, anzi! Se però compariamo questa alle cifre guadagnate in passato dallo stesso calciatore, non si può non notare un calo netto.

Nei primi dieci anni di gioco per la Juventus, dal 2001 al 2011, Buffon arrivava a prendere uno stipendio da 1,5 milioni, più i vari bonus annessi. Giunto in Serie A toccò persino i 6 milioni. Nel 2018 poi, a quarant’anni, l’ingaggio di un anno in Francia, nel Paris Saint-Germain, gli ha permesso di incassare ben 5 milioni.

Ai guadagni ottenuti nella sua carriera da giocatore bisogna poi aggiungere i vari incassi ottenuti come testimonial di diverse aziende. Ve lo ricorderete negli spot delle patatine Amica Chips, dello shampoo Head & Shoulders, in quello di Telecom e via dicendo. Chiaramente tutte queste sue apparizioni non sono avvenute gratis, trattandosi della sua immagine. Non sappiamo dire a quanto ammontassero le cifre pagate dalle aziende per averlo all’interno delle loro promozioni e pubblicità, si dice però che l’UE abbia speso 700 mila euro per la clip sullo spreco energetico in cui compare anche Buffon.

Il primo degli investimenti sbagliati di Buffon, il caso Zucchi

Una delle scelte più comuni tra i calciatori è quella di investire i soldi guadagnati. Alcuni decidono di aprire ristoranti, altri pizzerie, locali o scuole di calcio. Vi è un vasto mondo di attività in cui i calciatori decidono di far fruttare una parte del proprio denaro. Questo processo dev’essere ovviamente fatto in maniera studiata, così da non subire perdite importanti, persino per un calciatore.

Purtroppo, Gialuigi Buffon non ha avuto molto successo in questi ambiti, in quanto i suoi investimenti non gli hanno ancora restituito i risultati sperati, anzi. Non che questo sia un problema per lui, bastano gli svariati successi ottenuti e il possibile futuro da dirigente della squadra bianconera. Eppure, è un peccato che le scelte imprenditoriali fatte, gli abbiano spesso causato ingenti perdite e bilanci in rosso.

La prima azione errata da imprenditore fu nel 2009, quando acquistò il 2% delle azioni dell’azienda tessile Zucchi, per una cifra di circa 350.000 euro. Dopo neanche un anno, il portiere ottenne il 10% delle azioni, grazie alla GB Holding srl, sua finanziaria. In seguito, riuscì ad acquisire l’intero pacchetto di maggioranza, con il 56,3% delle quote.

Nel 2016 però, Buffon dovette cedere il controllo ad Astrance Capita, finanziaria francese. Perché? Le cose per Zucchi peggiorarono, causando a Buffon una perdita di circa 25 milioni. 

Non è stato l’unico caso, in quanto la Gb Holding srl, arriva nel settore immobiliare, procurò a Gigi Buffon anche il 20% della Gvg Immobiliare e della Suolo & Ambiente srl, più il 17% dell’Hotel Stella della Versilia, situata a Marina di Massa. Anche queste furono occasioni non troppo proficue, tanto che nel 2015 la Gb Holding srl segnò un bilancio in rosso da 8,8 milioni. 

Il secondo degli investimenti sbagliati di Buffon, la vicenda Carrarese

Essendo parte del sistema calcistico, come poteva Gigi Buffon non investire in esso? Nel 2010, il portiere ottenne il 30% delle quote della Carrarese, società calcistica di Carrara, città di origine di Buffon. Nel 2012, l’intera squadra passò nelle mani di Buffon e della sua famiglia. Ben presto però il costo e la gestione del club si rivelarono troppo alti e complessi per poter essere portati avanti senza perdite. Iniziarono così i primi bilanci negativi.

La situazione peggiorò a tal punto che nel 2015 Buffon decidette di cedere più della metà delle sue azioni (diede il 70%) a Raffaele Tartaglia, imprenditore edile romano. A quanto pare però, le perdite proseguirono così tanto da portare il Presidente ad abbandonare la società.

Così, nel 2016, il Tribunale di Massa dichiarò fallita la società. Un bel colpo, che vide l’intervento di un gruppo di imprenditori locali. Grazie a questi ultimi, fu possibile salvare la società, in quanto furono proprio loro a rilevarla.

Insomma, Gigi Buffon rimane un ottimo portiere, il migliore nella storia. Purtroppo però, il mondo imprenditoriale sembra avergli inflitto numerose perdite e colpi bassi, costringendolo a sanare più volte i bilanci in rosso.

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