Arance, quando consumarle e perché non sono consigliate a tutti

Le arance sono uno degli agrumi più amati, eppure, in certi casi e momenti della giornata è meglio evitarne il consumo.

Oltre a possedere svariate proprietà benefiche, le arance sono comode in quanto consumabili in diversi modi. Vi è chi le mangia intere, chi invece preferisce usarle per una buona spremuta o accompagnamento a pietti di carne e pesce. Ci sono però persone per cui è meglio tenersi alla larga da questo frutto, specie di sera, cerchiamo di capire di chi si tratta.

Arance benefici e contro
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Proprietà nutrizionali delle arance

Potremmo definire quest’agrume come una bomba vitaminica, in dall’alto potere antiossidante e in grade di favorire digestione, depurazione dell’organismo e per alleviare i dolori allo stomaco.

Come già detto, questo frutto è consumato sia da solo, che in abbinamento ad altri piatti e macedonie di frutta. Tutto ciò lo rende un cibo amato da adulti e piccini.

La principale vitamica contenuta nelle arance è la C, detta anche acido ascorbico o ascorbato, nutriente essenziale per il nostro organismo. Non è un caso che per le sue virtù antispasmodiche e somachiche, l’arancia venga impiegata anche in fitoterapia.

Se le arance hanno tanti effetti positivi, come mai il detto “L’arancia la mattina è oro, a pranzo è argento, la sera è piombo” è così diffuso? Vi è un fondo di verità?

Quando non mangiare la frutta

Si dice sempre che la frutta faccia bene e che per questo debba sempre essere presente in una buona dieta. Bisogna però ricordare che l’alto contenuto di fruttosio al suo interno, dev’essere bruciato dal corpo o rischia di diventare grasso.

Ecco perché chi segue una dieta particolare, spesso vede il proprio dessert serale rimanere tale, senza venir sostituito da alcun frutto, che conterrebbe troppi zuccheri non bruciabili dopo cena.

Nel caso delle arance, non ci sono ancora risultati scientifici che confermino il proverbio prima riportato. Non sembra che mangiarle la sera ci appesantisca o renda più complessa la digestione. Vi è però da dire che un effetto negativo riguarda il loro succo acido, non benefico per chi soffre di gastrite. Questi ultimi potrebbero infatti avvertire bruciore dietro allo sterno dopo aver consumato un’arancia. Peggio ancora se questa viene mangiata di sera, prima del riposo notturno.

Questo discorso non riguarda solo le arance ma un po’ tutti gli agrumi, quindi anche limoni, pompelmi e mandarini.

Ecco perché il momento migliore per consumare frutta è a stomaco vuoto, tra un pasto e l’altro e non la sera, prima di coricarsi. In questo modo il nostro corpo potrà assorbire i vari nutrienti e avere il tempo di bruciare gli zuccheri.

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