Switch-off in alta definzione: che fine ha fatto Rai 3 HD?

Il 21 dicembre 2022 è avvenuto lo switch-off in alta definzione. Tutti i canali sono in MPEG4 AVC, ma che fine ha fatto Rai 3 HD?

Sebbene tutti i canali della Rai, con lo switch-off del 21 dicembre 2022, siano trasmessi in alta definizione, Rai 3 continua a trasmettere solo in bassa definizione.

Switch-off in alta definzione
Eco di Milano

Così come preannunciato da mesi, il 21 dicembre è avvenuto lo spegnimento del dell’MPEG2, con il passaggio dei canali all’alta definizione. Tuttavia, 48 ore dallo switch-off tanto atteso, i cambiamenti dal punto di vista della qualità sono pochi.

Di fatto, ci sono problemi con i canali Rai. L’azienda si lamenta di avere a disposizione una banda troppo limitata rispetto agli standard dei servizi offerti. Nel frattempo Mediaset continua a spingere sull’alta definizione, con scelte piuttosto azzardate.

Ma il problema principale riguarda la terza rete Rai. Sebbene Rai1 e Rai2 siano passate all’alta definizione, c’è chi si domanda come mai la terza rete stia ancora trasmettendo in bassa definizione.

Switch-off in alta definzione: c’è un po’ di confusione

Sentiamo da tempo parlare dello switch off in HD del 21 dicembre. Finalmente il passaggio all’alta definizione è avvenuto, ma pare che ci siano già problemi. In particolare, la RAI si lamenta di avere una banda troppo limitata rispetto agli standard di servizio offerti ai propri telespettatori.

In ogni caso, in molti hanno notato che Rai 3 continua a trasmettere in bassa definizione. A quanto pare, si tratta di una scelta tecnica che, però, sta già dando parecchi problemi.

Prima del 21 dicembre la RAI aveva annunciato che tutte le reti dell’emittente televisiva sarebbero passate in alta definizione. Ma Rai 3 continua a trasmettere ancora in SD, a causa di problemi tecnici legati alle sedi regionali dei TG3.

L’intenzione dell’azienda era quella di trasmettere anche Rai3 in HD per tutto il giorno, fatta eccezione per il momento in cui andava in onda il telegiornale regionale. In quel caso, il canale sarebbe passato nuovamente in standard definition, ovvero basta definizione.

Tuttavia, la Rai non ha ancora capito come mettere in atto questo meccanismo a causa del cosiddetto “PID dinamico”. Si tratta di una tecnologia che sta dando un po’ di problemi all’azienda.

La PID dinamico è una serie numerica che serve ad identificare un flusso audio-video trasmesso in un canale della tv del digitale terrestre. Nel canale di Rai 3 ci sono più flussi, compreso quello HD e alcuni flussi in SD. Ognuno di essi ha un PID.

L’intenzione dell’azienda era quella di passare da un flusso ad un altro in base alle necessità del momento.

Purtroppo, le cose non sono così semplici e non si riesce a mettere in pratica la teoria. Per questo motivo si è deciso di lasciare Rai3 in SD.

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