Reddito di Cittadinanza, la data dello stop è ormai definitiva (e per tutti i percettori)

Il 2023 sarà l’anno che decreterà la fine del Reddito di Cittadinanza sia per occupabili che per i non occupabili. Il Governo Meloni ha preso la decisione finale.

Pian piano si avvicina il momento dell’addio al Reddito di Cittadinanza. Notizia già nota ma ora sono stati definiti i dettagli.

Reddito di Cittadinanza
Eco di Milano

L’idea del Governo Meloni è stata resa nota fin da subito. Il Reddito di Cittadinanza non è una misura utile né etica e, di conseguenza, i cittadini hanno capito fin da subito che avrebbe avuto vita breve. Bisognava solamente attendere le notizie ufficiali che – forse – ora sono arrivate. Il Ministro Giorgetti ha annunciato un ulteriore taglio al sussidio economico. L’erogazione non durerà otto mesi come previsto inizialmente bensì sette. In questo modo l’esecutivo potrà recuperare 200 milioni di euro nel 2023 che potranno essere destinate ad altre importanti e necessarie misure. E la riduzione non riguarderà solamente gli occupabili ma tutti i percettori del sussidio ad esclusione di chi ha nel nucleo familiare un minore, un disabile o un over 60.

Solo per le ultime tre categorie citate il Reddito di Cittadinanza verrà erogato per tutti i dodici mesi del 2023 per poi sparire dal 1° gennaio 2024. Gli altri dovranno iniziare a cercare lavoro.

Reddito di Cittadinanza, cosa accadrà nel 2023

L’ufficialità delle notizie note verrà data solamente con la pubblicazione in Gazzetta della Legge di Bilancio 2023. Al momento le ultime indicazioni, però, sembrerebbero quelle definitive. Nel 2023 ci potranno essere al massimo sette ricariche per ogni percettore, poi la misura decade e non si potrà più farne domanda.

Chi riceve da gennaio l’RdC in modo continuativo, dunque, potrà ottenere le ricariche fino al 31 luglio 2023. Da specificare, però, che non si tratta necessariamente di mensilità consecutive. Può capitare che ci sia un periodo di interruzione dell’erogazione perché il percettore trova lavoro o supera la soglia reddituale ma se tali condizioni dovessero nuovamente mancare si potrà richiedere il sussidio per i mesi mancanti fino ad arrivare a sette.

Tutto questo entro la data limite del 31 dicembre 2023. Dal 1° gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza verrà abrogato e sostituito da una misura rivolta ad aiutare i cittadini che veramente vertono in condizioni di difficoltà economica. Chi può lavorare, invece, dovrà trovare un’occupazione. I dettagli del nuovo aiuto, però, sono ancora tutti da definire.

Le condizioni da rispettare

Pur potendo contare su sette mesi di erogazione, i percettori hanno delle condizioni da rispettare. Gli occupabili, in special modo, devono obbligatoriamente frequentare un corso di formazione o di riqualificazione professionale di almeno sei mesi. Non possono rifiutare alcuna offerta di lavoro idonea e, naturalmente, dovranno continuare a soddisfare i requisiti reddituali. Nello specifico, sarà importante che a gennaio procedano con il rinnovo dell’ISEE per verificare che la soglia limite non venga superata.

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