Bonus Sociale, l’aiuto cambia: il reddito è decisivo

Il nuovo Bonus Sociale, rivisto e potenziato, dovrebbe entrare in vigore a gennaio. Ecco come cambia a seconda dell’Isee.

 

Bonus Bollette o Bonus Sociale, il nome conta ma in modo relativo rispetto all’obiettivo che si pone. Ossia, aiutare gli italiani a non lasciarsi schiacciare dal peso delle utenze.

Bonus Sociale
Eco di Milano

Luce, acqua, gas: la Legge di Bilancio ha messo in cima alla lista dei finanziamenti le misure per l’aiuto diretto in bolletta. Il motivo è ampiamente (e tristemente) noto: la crisi economica ed energetica portata (anche) dalla guerra in corso in Ucraina. Condizione irrimandabile per il nuovo Governo, all’esame della sua prima Manovra con l’incombenza di dover offrire una risposta netta alle criticità che hanno messo in ginocchio gli italiani. L’azione dell’esecutivo ha quindi mirato innanzitutto a ridurre la pressione dei costi energetici. In questo senso, la Legge di Bilancio ha ridisegnato il cosiddetto Bonus Sociale, non solo per offrire un aiuto diretto quanto per azzerare del tutto gli aumenti previsti per le bollette di luce e gas.

Aiuti che saranno distribuiti in base al reddito dei beneficiari. Sarà quindi decisivo il proprio indicatore reddituale Isee per riuscire ad accedere ai sostegni del Bonus Sociale. Un motivo in più per affrettarsi al calcolo del proprio indicatore, tenendo però presente che, per la prima volta, a essere tenuto in considerazione sarà anche il consumo reale delle utenze principali. L’obiettivo della misura, infatti, è quello di fornire un aiuto sì ma in modo più mirato, realmente proporzionato ai costi sostenuti per pagare le proprie bollette. Entro la fine del mese, l’Arera dovrebbe provvedere al perfezionamento del Bonus, in relazione agli aumenti previsti per i prossimi mesi.

Bonus Sociale, obiettivo gennaio: come cambiano gli aiuti in base al reddito

Gli aiuti varieranno in base al reddito dei beneficiari. Il Bonus Sociale rispetta i principi base della sua istituzione, cercando di diventare quanto più equo possibile. Soprattutto per le famiglie realmente più bisognose. Senza contare che, stavolta, il Bonus si allargherà fino a includere i beneficiari con un Isee annuale entro i 15 mila euro (soglia alzata rispetto alla precedente di 12 mila). Sul tavolo dell’Arera sono finite le proposte relative alla spartizione delle risorse sulla base di tre fasce reddituali di riferimento. Nello specifico, agli utenti con un Isee fino a 8.265 euro, spetterebbero gli aiuti in forma piena, quindi con sconto del 100% sui costi rincarati delle utenze. Il secondo step, invece, riguarderebbe i redditi fra 8.265 e 12 mila euro, ai quali sarebbe applicata una riduzione del 70-80%.

Terzo ultimo passaggio, i redditi fra 12 mila e 15 mila euro, con riduzione compresa fra il 50% e il 60%. Le percentuali reali andranno definite nelle prossime settimane, comunque prima del mese di gennaio. Almeno secondo il piano del Governo, che per l’inizio del nuovo anno vorrebbe erogare i primi aiuti. Occhio alla commisurazione degli aiuti ai livelli di consumo annuo. Il correttivo del Bonus Sociale, infatti, prevede un adeguamento dei ristori alla spesa annuale relazionata alle percentuali di utilizzo di luce e gas. In questo senso, si mira a evitare che un beneficiario possa ritrovarsi con una serie di crediti accumulati. I quali, in alcuni casi, potrebbero persino superare la spesa annuale complessiva. Eventualità più plausibile per gli utenti già passati al mercato libero.

Ultima novità, l’adeguamento del bonus a una mensilità anziché a un trimestre. Potenzialmente, una famiglia in condizioni di difficoltà economiche potrebbe ricevere un bonus superiore a 300 euro per la luce, addirittura più del doppio in caso i consumi non fossero eccessivi e l’Isee non superiore a 12 mila euro.

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