Autovelox, il nuovo modello è capace di stanare chiunque: attenti all’acceleratore

Una nuova versione della totale applicazione dello strumento in questione non lascerà scampo agli automobilisti.

Tutti sappiamo quanto sia importante, alla guida, mantenere una velocità in ogni caso costante. In alcuni particolari tratti, in alcune zone specifiche, poi, la moderazione alla guida, per quel che riguarda chiaramente l’intensità, per cosi dire, dell’andamento resta qualcosa da tenere assolutamente sotto controllo. Proprio per questo nasce la necessità dell’apparecchio elettronico che di fatto monitora la velocità degli automobilisti.

Controllo velocità auto
Eco di Milano

La dinamica generale riguardante l’autovelox, ha sempre provocato numerose disapprovazioni da parte degli automobilisti. I cittadini non hanno mai gradito la presenza del supporto elettronico in alcuni punti di specifiche strade, spesso segnalati a malapena. Il fatto di temere eventuali contravvenzioni non essendo sicuri di essere controllati evidentemente toglie serenità allo stesso automobilista. La questione è di fatto ancora irrisolta.

Si contesta tutto. Il limite di velocità, la zona per l’appunto dove tale limite compare, il controllo relativo, la tipologia del controllo stesso. Il cittadino insomma, l’automobilista non è mai contento, per cosi dire, di quello che succede in merito alla gestione di tale dinamica. Negli ultimi tempi alcune modifiche al Codice della strada e all’applicazione specifica dello strumento di controllo della velocità hanno di fatto inasprito ancora di più le specifiche regolamentazioni.

Il nuovo autovelox 2.0, poi, letteralmente terrorizza gli automobilisti. Un dispositivo assolutamente nuovo, di ultima generazione, per intenderci, capace di mostrare un controllo della situazione, per cosi dire, mai avuto prima da tale tipologia di strumenti. Parifex Nano, cosi com veicolato su numerosi canali di informazione “è un radar 3D che monta il sensore LiDAR che ricostruisce l’ambiente e fa leva su un raggio di 100 metri. Inoltre ha un angolo di visione a 360 gradi”.

Lo strumento, in questo modo, riesce a spingersi molto oltre il consueto, essendo capace  d’indagare li dove prima magari non era possibile arrivare. Con il nuovo strumento aumenta la “visione” in lontananza e profondità, le infrazioni, insomma, saranno più semplici da intercettare e per gli automobilisti, di fatto, non ci sarà alcuno scampo. L’infrazione poi, sarà punita con la solita insopportabile ammenda pecuniaria, temuta da tutti gli automobilisti.

Autovelox, cambia tutto: da dove arriva il nuovo dispositivo elettronico

Il nuovo dispositivo, quello che con molta probabilità farà tremare milioni di automobilisti arriva direttamente alla Francia. Lì, infatti, lo stesso strumento è stato omologato. Utilizzato in quel caso per misurare esclusivamente la velocità. Il fatto in se, però, non esclude che si possa, un domani immaginare una diversa applicazione dello stesso dispositivo. Ad esempio il superamento della linea continua, oppure il passaggio quando il semaforo è ancora rosso.

Si potrebbe inoltre monitorare il rispetto degli stop o della distanza di sicurezza in base alla tipologia di mezzo di trasporto in questione. Dalla Francia, insomma, il nuovo dispositivo potrebbe presto arrivare anche nel nostro paesi e negli altri stati europei. La necessità di dotarsi di strumentazioni capaci di andare a scandagliare al massimo l’andamento dei mezzi di trasporto in strada appare oggi come più che mai pressante.

Non si può dire che le cose oggi vadano nel miglior dei modi. Nel nostro paese fioccano contravvenzioni di ogni tipo nonostante la presenza di metodi e di relative pene abbastanza aspre già da ora, per intenderci. Nonostante tutto, però i cittadini continuano tranquillamente a farsi trovare spesso molto inosservanti di tali stesse dinamiche. A ogni modo la tecnologia sta gradualmente entrando in contatto con determinate sfere del quotidiano, tra le quali questa nello specifico.

I cittadini, gli automobilisti insomma, dovrebbero a questo punto comprendere che la sicurezza viene prima di ogni cosa e che proprio in funzione di tale elemento si dovrebbe fare in un certo modo uno sforzo, tutti insieme nel rispetto delle regole e per la tutela in primis della stessa sicurezza.

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