Infarto: uno studio ci dice di stare attenti a questi sintomi, in molti casi lo precedono

Grazie a questa ricerca si è evidenziato che l’attacco di cuore non è sempre improvviso, guai a sottovalutare questi sintomi.

Un recente studio ha evidenziato come non sempre gli attacchi di cuore sono improvvisi e inaspettati.

I sintomi che precedono l'infarto
Eco di Milano

Nella gran parte dei casi, questi gravi episodi sono anticipati da sintomi precedenti. Infatti, ci sono molti segnali che tendiamo a sottovalutare, ma che possono darci la possibilità di curare e prevenire questo fenomeno. Questa importante ricerca è stata presentata a Dallas durante l’incontro annuale dell’American Heart Association.

I sintomi che precedono l’infarto

L’incontro svoltosi a Dallas è stata l’occasione per fornire una panoramica dei problemi fisici che precedono l’infarto in un uomo. Individuando cinque sintomi che lo caratterizzano: il dolore al torace, le vertigini, la mancanza di respiro, le palpitazioni cardiache e lo svenimento. Dunque, laddove soffriamo di questi sintomi in maniera frequente, è opportuno sentire il proprio medico curante e fare degli accertamenti più approfonditi.

Come è stato condotto lo studio

Nel dettaglio, lo studio ha evidenziato che i sintomi sopra citati hanno preceduto l’attacco di cuore di ben 567 uomini. Tutti di un’età compresa tra 35 e 65 anni. Con la gran parte dei sintomi che si sono verificati quattro settimane prima dell’arresto cardiaco. In particolare, di coloro che hanno manifestato dei sintomi un 56% aveva dolore al torace, il 13% la mancanza di respiro e il 4% vertigini e svenimento. Con lo studio che ha evidenziato come il 53% aveva sintomi già prima dell’arresto cardiaco.

I limiti dello studio

Questo è quanto emerso dalla ricerca, che però ha alcuni limiti strutturali. Ad esempio, i risultati portano a pensare che ogni uomo di mezza età con dolore al petto o mancanza di respiro potrebbe avere un infarto. Ma non è così. Gli uomini che soffrono di queste patologie sono davvero molti. Ed ovviamente, non è detto che queste persone successivamente potrebbero avere un attacco di cuore. Dunque, è necessario leggere i risultati con la giusta interpretazione. E’ evidente che vi è un messo tra le due cose, quindi è fondamentale prestare la giusta attenzione. Come detto, laddove vi sia un susseguirsi di questi sintomi è sempre bene tenere a mente che in alcuni casi hanno preceduto l’infarto. Prima di allarmarsi però, è opportuno sentire il proprio medico di base. Sarà suo compito indicare gli accertamenti del caso.

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