Pellet, gli italiani sognano il risparmio: la realtà invece è un incubo

Nel nostro paese da troppi mesi ormai la situazione rischia di precipitare rovinosamente. Vittime i cittadini.

Ci sono situazioni, in questo nostro particolare momento storico che di certo non sorridono ai cittadini. In Italia, il livello di drammaticità della crisi ha ormai toccato vette altissime. Le vittime sono gli italiani, sono i cittadini che ogni giorno faticano per sostenere gli impegni quotidiani. Oggi più che mai al centro di ogni operazione condotta da donne e uomini c’è la possibilità di ottenere il più vantaggioso dei trattamenti.

pellet truffe
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In questa fase tanto delicata per il nostro paese l’obiettivo principale dei cittadini è quello di risparmiare quanto più possibile in merito a qualsiasi dinamica offerta dal quotidiano. Nella situazione attuale anche soltanto fare la spesa è diventata ormai una vera e propria impresa. Ci troviamo di fronte a situazioni mai provate in precedenza dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Situazioni che spesso risultano davvero difficili da affrontare.

Preoccupa, cosi come anticipato fare la spesa, ogni giorno, fare rifornimento di carburante per la propria auto, pagare qualsiasi tipo di articolo, considerato che tutto ormai è in netto aumento. Preoccupano le bollette di luce e gas, praticamente raddoppiate. Il risparmio, quello più importante ricercato dai cittadini riguarda proprio quest’ultima situazione. Il risparmio energetico, considerato poi l’avvicinarsi della stagione invernale, ormai alle porte.

Come sostenere i costi degli impianti di riscaldamento che in alcune regioni saranno utilizzati per molti mesi? L’idea istintiva è quella di cambiare metodo per l’appunto di riscaldamento. Passare, per cosi dire, a nuovi strumenti, a impianti completamente diversi da quelli che generalmente utilizzano il gas, ormai insostenibile in quanto ai costi. In molti hanno rivalutato la possibilità di utilizzare il pellet. Fino a pochi mesi fa, quello appena citato appariva come un sistema incredibilmente economico.

L’impatto con il mercato, anche in questo caso, però è di fatto devastante per i cittadini. Oggi un sacchetto di pellet da 15kg può arrivare a costare anche 12 euro, quando fino a poco tempo fa costava circa 5 euro. In questa particolare situazione, quindi, i cittadini tendono ad affidarsi al web, in quel contesto specifico, spesso le offerte fioccano, ma altrettanto spesso dietro una offerta più che conveniente si nasconde una vera e propria truffa.

La tecnica utilizzata è molto semplice. Si promette il prodotto a un prezzo assolutamente fuori mercato, troppo basso per chiunque. Il cittadino abbocca ed effettua l’ordine. Paga, ma di fatto non riceverà mai il prodotto a domicilio, tutto troppo semplice. In alcuni casi, poi, addirittura si coinvolgono aziende operanti in settori in qualche modo accostabili alla vendita del pellet. Il cittadino si fida del nome ed effettua l’ordine. Poi l’amara sorpresa.

Pellet, cittadini scoprono il risparmio: il caso dell imprenditore Paolo Cinetto

Fingono di vendere pellet a prezzi stracciati, 7 euro al sacco, ma è una truffa. Un negozio online ha indicato l’indirizzo della nostra azienda per le consegne e siamo subissati di telefonate di gente truffata che vuole ritirare il suo ordine-fantasma”. La situazione in questione è stata spiegata per filo e per segno al Gazzettino dall’imprenditore Paolo Cinetto, uno dei titolari dell’omonima azienda di Albignasego operante settore delle vendite di caminetti e stufe. Si tratta di un solo esempio tra i tanti che possono essere citati.

L’azienda in questione è ormai da tempo sotto pressione dei cittadini delusi che cercano spiegazione in merito agli ordini effettuati e mai di fatto rispettati. I cittadini, vittime di truffe, immaginando di aver avuto a che fare con l’azienda Cinetto, chiaramente si rivolgono alla stessa azienda per chiedere spiegazioni, il discorso in teoria fila. Peccato che la stessa azienda è in qualche modo vittima inconsapevole, macchiata nell’immagine, della stessa truffa.

Il sito Pellet Rinascita – spiega Cinetto – pubblicizza il ricercato combustibile a prezzi stracciati, però sui contatti è presente il nostro indirizzo. Ma la nostra azienda non c’entra affatto con la vendita. Sul sito poi è presente un iban, che non fa capo alla Cinetto, a cui inviare il bonifico per il fantomatico acquisto. Il prezzo a 7 euro ha invogliato, il costo in media infatti è di 10-11 euro a sacco“.

In alcuni casi, cosi com raccontato dallo stesso imprenditore, all’esterno della propria azienda sono arrivati i camion pronti a caricare l’ordine richiesto dal cliente. Una situazione assolutamente paradossale insomma. “Siamo tempestati di telefonate. Ma – conclude Cinetto – ho avuto raccontare questa storia per impedire che altre persone vengano truffate”. In queste fasi è dunque più che mai necessario prestare la massima attenzione alle offerte che si notano sul web. In molti casi, purtroppo, non si tratta che di vere e proprie truffe.

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