Pensioni basse per questi personaggi: Vip sì ma non per la previdenza

Le pensioni dei vip sono davvero dorate? Secondo alcune segnalazioni dei tempi recenti, le cose starebbero diversamente…

Famosi ma non troppo. O comunque non abbastanza per il sistema previdenziale. Di sicuro, la celebrità non esime dal pagamento delle tasse ma, al contempo, non affranca dai diritti pensionistici.

Pensione Vip
Foto: Canva

Teoricamente, la pensione dovrebbe essere proporzionata all’attività lavorativa svolta durante la propria carriera. E questo vale sia per i contribuenti ordinari che per coloro che, nel corso della loro vita professionale, hanno svolto lavori nel settore artistico o dello spettacolo. Da fuori, ci si aspetterebbe una pensione di lusso, magari simile a quella di un parlamentare. Per alcuni di loro, però, le cose sembrano stare in modo decisamente diverso. Di recente, diversi personaggi pubblici hanno reso nota la loro pensione al di sotto delle aspettative. Sia le loro che quelle degli spettatori, magari convinti che il loro assegno mensile, al termine dell’attività lavorativa, fosse superiore di svariate centinaia di euro a quello ordinario. In realtà, le cose non andrebbero proprio in questo modo.

Non sarà sfuggito che molti vip, di recente, accettino comparsate televisive lontane dal loro campo d’azione abituale. Ad esempio, la cantante Orietta Berti è comparsa come ospite fisso durante il Grande Fratello Vip. Ed era stata proprio lei, a più riprese, a rendere noto un assegno pensionistico tutt’altro che congruo ai versamenti effettuati in oltre quarant’anni di carriera. Due aspetti che i fan hanno ritenuto collegati. In sostanza, alcuni personaggi accetterebbero presenze “a gettone” in quanto entrata parallela a quella dell’assegno, insufficiente a garantirsi un’adeguata sussistenza. Un problema che, chiaramente, accomuna anche altri contribuenti ordinari. I quali, chiaramente, raramente possono fare affidamento su compensi paralleli.

Pensione, gli assegni bassi dei Vip: la classifica dei più “esigui”

Chiaramente, a riferire della situazione sono loro stessi. In alcune interviste, i vip hanno reso nota la loro condizione, avendo a che fare con assegni ritenuti esigui. Alcuni dei quali, addirittura, inferiori a 1.000 euro al mese. Qualcosa che il pensare comune riterrebbe impossibile ma che, invece, sarebbe piuttosto comune fra i volti noti dello spettacolo. Da chi ha avuto successo in un determinato periodo a chi è rimasto sulla cresta dell’onda per diversi decenni, essere stati risparmiatori in passato risulterebbe quindi l’unica vera soluzione al vuoto attuale. È anche vero, però, che il più delle volte il tenore di vita di un vip risulta radicalmente diverso da quello di un normale contribuente. E, per questo, la gestione dei risparmi diventa ancora più determinante una volta raggiunta una certa età.

Arrotondare o avere una gestione parsimoniosa di quanto si ha da parte. Due soluzioni abbastanza frequenti se si pensa che, in alcuni casi, ci si troverebbe di fronte ad assegni di 700 o 800 euro al mese. A denunciare tale situazione, negli ultimi mesi, sono stati personaggi piuttosto celebri come la regista Simona Izzo e l’illusionista Giucas Casella, così come l’attore Alvaro Vitali. Tutti oscillanti fra gli 800 e i 1.200 euro al mese. Per la conduttrice e giornalista Maria Teresa Ruta, invece, le cose andrebbero addirittura peggio di svariate centinaia di euro. In questi casi, le collaborazioni sono tutto. Da spettacolo a ospitate, in ogni parte d’Italia. Il problema è che non sempre i riflettori continuano ad accendersi…

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