Occhio al volantino: la truffa è sul parabrezza dell’auto

Diffidare sempre delle promesse di pagamento cash. La truffa del volantino attrae ma può essere evitata con un semplice ragionamento.

 

Dal volante al… volantino. L’ultima novità in fatto di truffe parla decisamente uno strano linguaggio. Forse per il “vecchio stile”, ovvero senza l’uso diretto della tecnologia.

Truffa volantino auto
Foto: Canva

Tuttavia, mai abbassare la guardia. Non sempre quel che appare o che leggiamo corrisponde a verità. Specialmente su fogli apparsi all’improvviso, lasciati sul parabrezza della nostra auto. Solitamente si tratta di pubblicità o, nel peggiore dei casi, di una contravvenzione. A quanto pare, però, il concetto di “peggiore” è pronto per essere rivisto. Una serie di foglietti con la dicitura “Compro auto, pago cash”, hanno iniziato a comparire con sempre più frequenza incastrati fra i tergicristalli delle vetture. Un invito a nozze per coloro che, in effetti, stanno tentando di liberarsi della propria auto per poterne acquistare un’altra o, semplicemente, per liberarsi di una spesa troppo pesante possedendone già un’altra.

La regola d’oro, in questi casi, è non fidarsi delle apparenze. Vale per tutti i messaggi che promettono (letteralmente) oro. La stessa Polizia Postale ha più volte invitato a diffidare delle offerte troppo vantaggiose, soprattutto quelle veicolate attraverso la rete. La cosiddetta “truffa dei volantini”, però, è decisamente diversa. In questo caso, si affida a un mezzo fondamentalmente innocuo come la pubblicità tramite volantinaggio una possibile tagliola. Con la possibilità di avere perlomeno qualche riscontro visto che di persone interessate a vendere un’auto evitando lungaggini burocratiche ce ne sono diverse.

La truffa del volantino: consigli utili per evitare l’inganno

La truffa in questione può essere veicolata attraverso diversi stratagemmi. Nel caso specifico si tratta dell’acquisto potenziale di un’auto, mentre in altri si parla di oro o di altri beni che il sedicente interessato potrebbe addirittura accaparrarsi in contanti. Dichiarazioni che, se da un lato indubbiamente incuriosiscono o infondono un minimo di speranza, dall’altro appaiono fuori contesto. Specialmente in questo particolare momento storico. La prima mossa, infatti, riguarda proprio l’esercitare una legittima diffidenza, soprattutto per quelle procedure che appaiono troppo semplici. Senza contare che, solitamente, tali volantini vengono distribuiti con indicati dei recapiti mobili. Mai si fa riferimento a un ufficio o a contatti più “ufficiali”.

Come per ogni altra truffa, l’allerta principale è arrivata dalle denunce e dalle varie segnalazioni. Ad agire, peraltro, non sarebbero solo “privati” ma addirittura intere organizzazioni criminali, interessate alla rivendita delle auto in Paesi stranieri, soprattutto nell’Est Europa. Il tutto, chiaramente, senza aver mai elargito al legittimo proprietario quanto spettante per l’acquisto. Come avviene per il phishing online, anche la truffa del volantino agisce sul piano emozionale. Invogliando i potenziali venditori quantomeno a informarsi circa la possibilità di liberarsi dell’usato rapidamente e ottenendo soldi cash. In questo caso, però, potrebbe venire in aiuto la Legge, visto che il limite massimo per una transazione di denaro in contanti è di 3 mila euro. Qualora il prezzo fosse superiore, si avrebbe comunque la certezza di andare fuori norma. Più in generale, concludere affari in modo approssimativo non è mai una buona soluzione. Specie se “invitati” da un volantino…

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