Congedo straordinario 104, non ci crederete: stipendio, pensione e un’altra sorpresa

Il congedo permette a un lavoratore di assentarsi fino a due anni dal posto di lavoro per fornire assistenza a un familiare disabile. Quali sono le conseguenze su stipendio e pensione?

Il congedo straordinario previsto dalla Legge 104 desta dei giusti quesiti. In primo luogo: il lavoratore che ne usufruisce, continuerà a percepire uno stipendio mensile o questo gli verrà negato? E poi, che effetto avrà il congedo sui contributi da versare ai fini della pensione. Cerchiamo di chiarire in cosa consista questo congedo e quali conseguenze abbia sul beneficiario e in particolare sulla pensione anticipata.

Congedo 104
pixabay

Cos’è il congedo straordinario 104?

In passato abbiamo chiarito cosa tratti la Legge 104 e quali categorie possano beneficiarne, due in particolare: i portatori di invalidità grave e i familiari chiamati ad assisterli. Questi ultimi, se lavoratori, possono usufruire di permessi pagati dal lavoro e in determinati casi, anche di un congedo straordinario di lunga durata.

Il congedo è valido per determinate categorie di lavoratori, come i dipendenti, ne sono però esclusi i seguenti:

  • Addetti ai servizi domestici e familiari.
  • Lavoratori a domicilio.
  • Autonomi.
  • Parasubordinati.
  • Lavoratori agricoli giornalieri.
  • Lavoratori con part-time verticale, durante le pause di sospensione contrattuale.

Un altro limite riguarda la durata del congedo, che può essere massimo di due anni, anche in presenza di più di un familiare disabile. Ciò significa che se il lavoratore deve assistere due familiari disabili, potrà comunque richiedere fino a due anni di congedo, senza raddoppio. I due anni inoltre non devono per forza essere consecutivi, sono infatti distribuibili in periodi differenti.

Si riceve uno stipendio mensile e una pensione?

Durante il periodo di congedo, il lavoratore sarà retribuito con un’indennità mensile, senza perdita dello stipendio. Inoltre, il congedo verrà considerato valido ai fini della maturazione dei contributi necessari alla pensione.

Più precisamente, la Legge prevede che l’indennità mensile sarà pari alla retribuzione dell’ultimo mese di lavoro che precede il congedo, tenendo conto di voci fisse e continuative, con un limite massimo di reddito rivalutato ogni anno. I periodo di congedo, non varranno come maturazione di ferie, tredicesima e trattamento di fine rapporto. Rimarrà comunque valido per la pensione.

A proposito di pensione, il periodo di congedo si può anche utilizzare per usufruire della pensione anticipata. Per esempio, se all’interessato mancano due anni per andare in pensione, può utilizzare il congedo straordinario per andare prima, in quanto quei due anni saranno coperti dai contributi del congedo.

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