Bonus depuratore, 1000 euro per l’acqua potabile: ecco come funziona

Il bonus depuratore incentiva i cittadini a installare dispositivi per la purificazione dell’acqua potabile, in sostituzione delle bottiglie di plastica.

Questo bonus può arrivare fino a 1000 euro per i privati e fino 5000 euro per le imprese. L’obiettivo è ridurre la produzione di rifiuti, ma può anche aiutare a risparmiare.

bonus depuratore
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Sostituire l’acqua in plastica con quella del proprio rubinetto di casa è una soluzione non solo ecologica infatti, ma anche completamente gratuita dopo l’investimento iniziale. Lo stato aiuta quindi il cittadino nell’acquisto di questi dispositivi, per superare questa barriera. Ecco come ottenere il bonus depuratore.

Acqua in plastica e spese

Una famiglia italiana spende in media 381 euro l’anno per l’acqua che porta in tavola. Tolta la piccola minoranza che fa uso di bottiglie di vetro tramite i vuoti a rendere, la stragrande maggioranza delle bottiglie sono di plastica. Anche se la raccolta differenziata permette di limitare i danni all’ambiente di questi imballaggi tramite il riciclo, il loro riutilizzo è estremamente limitato e il rischio che inquinino molto alto.

L’alternativa esiste. Pur con le sue inefficienze, l’Italia ha un ottimo sistema idrico dal punto di vista qualitativo, e la quasi totalità dell’acqua che esce dai rubinetti del nostro Paese è non solo potabile, ma molto controllata. È comprensibile però che si possano avere altre preferenze, come l’acqua gasata o semplicemente quella minerale, e per questo ci sono i sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare.

Il costo di questi sistemi, in caso di quelli domestici e non ad uso commerciale, di solito si aggira attorno ai 500 euro incluso il kit di manutenzione. Questo significa che una famiglia media, sostituendo il proprio fabbisogno di acqua completamente, ci metterebbe circa due anni a rientrare dell’investimento iniziale. Lo Stato però vuole a ridurre lo spreco di plastica, e quindi incentiva l’acquisto di questi dispositivi.

Il Bonus depuratore

Con il bonus depuratore si può ottenere uno sconto fiscale del 50% sull’acquisto di un sistema di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare. Il bonus conosce un tetto massimo di rimborso, che lo Stato ha fissato a 1000 euro per gli impianti domestici e a 5000 euro per quelli acquistati da attività commerciali.

questo bonus è stato prolungato fino al 2023 dalla legge di bilancio per il 2022, ed è quindi ancora disponibile per tutto il prossimo anno. Ottenerlo richiede alcuni passaggi burocratici. Bisogna prima di tutto coinvolgere l’ENEA, l’agenzia per le nuove tecnologie e lo sviluppo sostenibile. Le spese devono essere documentate tramite fattura elettronica o documento commerciale con codice fiscale di chi richiede il credito d’imposta, e devono essere pagate in maniera tracciabile, quindi non in contanti.

Le spese vanno dichiarate all’Agenzia delle entrate, accedendo al portale tramite il sito web con la propria identità digitale SPID, CIE, CNS o codice fiscale. Potranno essere richiesti rimborsi anche per spese precedenti alla pubblicazione del provvedimento. Ottenuto il contributo, questo potrà essere utilizzato tramite modello F24 o nel contesto della propria dichiarazione dei redditi, per ottenere il rimborso della metà di quanto speso. Questo permette di abbattere buona parte dei costi dell’impianto in un solo anno di utilizzo.

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