Guerra Nucleare, Federfarma: “Non assumete pillole allo iodio senza ragione”

Le pillole allo iodio sono necessarie in caso di esposizione alle radiazioni, e quindi in caso di guerra nucleare, per proteggere la tiroide.

Ma prenderle senza una ragione rischia di compromettere la propria salute, con pesanti effetti collaterali.

guerra nucleare
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Negli ultimi giorni si sono susseguite notizie, spesso senza fondamento, che suggerirebbero un’intenzione della Russia di utilizzare armi atomiche per risolvere la guerra in Ucraina. Mosca sta infatti perdendo terreno sia a nord che a sud, e in molti ritengono che Putin possa ricorrere alla soluzione definitiva per uscire dai guai. Ma questo scenario rimane quasi impossibile per diverse ragioni, e in ogni caso le pillole allo iodio in caso di allarme nucleare militare o civile, sono distribuite dallo stato.

La minaccia della guerra nucleare

In questi ultimi mesi di difficoltà, la Russia ha spesso fatto intendere che potrebbe utilizzare il proprio arsenale nucleare. Nella giornata di martedì 4 ottobre è anche circolata la notizia di un possibile test nucleare russo al confine con l’Ucraina. La notizia è stata rilanciata da Repubblica e dal Times, che però si citavano a vicenda come fonte. Bloomberg, autorevole agenzia di stampa, l’ha smentita il giorno dopo, ma questa tensione fa parte della strategia di Mosca.

Putin infatti vuole utilizzare la minaccia nucleare come forza dissuasiva. Instillando nella popolazione europea la paura della guerra atomica, il dittatore russo vorrebbe indebolire il sostegno per la resistenza ucraina contro l’invasione russa. Ma la verità è che le armi atomiche garantisce la distruzione prima di tutto di chi le utilizza.

È il concetto della mutua distruzione assicurata, che ha retto la diplomazia dell’intera guerra fredda. L’utilizzo di armi atomiche in qualsiasi conflitto, da parte di una delle due superpotenze nucleari, USA e Russia, garantisce che l’altro stato rilasci il proprio arsenale atomico sul nemico. La CIA ha già avvisato la Russia in questo senso, dicendo che l’impiego di armi atomiche significherebbe l’intervento degli USA nella guerra.

Le pillole allo iodio

Le pillole allo iodio sono una delle strategie di prevenzione contro i danni da radiazioni. Servono ad evitare che la tiroide assorba iodio radioattivo e sviluppi tumori. Vanno prese in caso di esposizione prolungata ad alti livelli di radiazioni, per evitare appunto lo sviluppo del cancro alla tiroide, uno dei più comuni in caso di rischio nucleare.

L’Italia, come molti altri paesi europei, ha un piano di azione preciso in caso di rischio nucleare. Entrerebbe in azione non solo in caso di guerra nucleare, ma anche in caso di rischio civile, come quello di danni ad un reattore. Nel nostro paese infatti esistono ancora alcuni reattori attivi, anche se non vengono utilizzati per produrre energia: sono quasi tutti a scopo di ricerca.

In questo piano, come sottolineato da Federfarma, è compresa la distribuzione alla popolazione di pillole di iodio. Non c’è quindi bisogno di fare scorte, lo stato ha già sufficienti pillole per tutti in caso di emergenza. Inoltre è altamente sconsigliato assumere pillole allo iodio senza una necessità, dato che tra gli effetti collaterali del farmaco ci sono problemi gastro-intestinali, mal di gola, infiammazione delle ghiandole salivari e alterazioni del gusto.

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