Trucchi e bonus per risparmiare in vista della crescente inflazione

L’inflazione, con i suoi aumenti, ha portato gli italiani a rimodellare i propri stili di vita, tra cui le spese e i consumi. Nuove abitudini da prendere e bonus da richiedere per risparmiare di più.

Ci sono una serie di azioni, alcune molto semplici, che possiamo mettere in atto per poter risparmiare ed evitare costosi consumi. In più, a venirci in contro vi sono diversi bonus che il Governo sta mettendo in atto per far fronte a caro bollette e inflazione, che si prospetta in continua crescita nei prossimi mesi. Vedremo qui di seguito consigli e bonus attuabili.

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Beni durevoli, alimentari ed energetici: come risparmiare

Quelli qui di seguito sono alcuni consigli che a prima vista potrebbero apparire scontati ma che in realtà, spesso dimentichiamo di applicare. In condizioni come quelle in cui ci troviamo e ci troveremo nei prossimi mesi, è necessario tenerli bene a mente, così da evitare consumi inutili e, di conseguenza, costi.

Ciò in cui spendiamo e consumiamo di più sono principalmente i beni durevoli, quelli alimentari e quelli energetici. Le abitudini di acquisto delle famiglie stanno cambiando. Mentre prima non ci si facevano troppi problemi ad acquistare questo o quell’altro prodotto, oggi ci si riflette bene. Anche le modalità con cui si compra cambiano, basti pensare alle numero applicazioni e piattaforme dedicate all’anti spreco o al riciclo, come quelle in cui vendere e comprare abiti, accessori, libri scolastici e altri oggetti di seconda mano. Questi hanno il vantaggio di avere un impatto positivo sul nostro portafoglio, avendo spesso una buona qualità ma a un prezzo minore del solito.

Oltre all’acquisto di beni durevoli, abbiamo nominato quelli alimentari. Ad oggi, gli italiani si muovono in maniera diversa tra le corsie del supermercato, dedicando più tempo a leggere promozioni e saldi. Registrano un aumento di clienti soprattutto i discount, i cui prodotti hanno prezzi inferiori rispetto alle grandi catene di marca. Si stima che comprando nei discount, una coppia con due figli risparmia all’incirca 3mila euro in un anno.

Infine, la maggior quantità di soldi viene spesa per i consumi elettrici. Qui il discorso risparmio si fa ancor più complesso, poiché è difficile ridurre i costi di una bolletta, non dipendendo da noi. A differenza dei beni alimentari, in cui è possibile usufruire di oggetti di seconda mano o rivolgersi a un discount, non vi sono molte soluzioni per il risparmio energetico. Ciò che si può fare è ridurre quantomeno gli sprechi, ossia i consumi che non sono realmente necessari. Alcuni esempi sono:

  • Ridurre il tempo di utilizzo dell’acqua, con docce che siano di circa 5 minuti e non di più. Avviare poi lavatrice e lavastoviglie solo quando a carico pieno. Inoltre, chiudere i rubinetti quando non si sta effettivamente utilizzando l’acqua, per esempio quando ci si lava i denti evitare di farla scorrere inutilmente.
  • Spegnere la luce quando non realmente necessaria. Stesso discorso per altri elettrodomestici come la televisione, spesso lasciata accesa come sottofondo, senza che qualcuno la stia davvero seguendo.

3 bonus utili in questo momento

Portare avanti rinunce e sacrifici per risparmiare, non è la sola cosa che si possa fare al momento. Sono infatti stati introdotti alcuni bonus, in grado di sostenere i cittadini con le spese, almeno in parte. Ne vediamo tre in particolare, iniziando dal bonus trasporti. Quest’ultimo intende agevolare l’utilizzo dei mezzi pubblici, scongiurando quelli privati. Il bonus prevede 60 euro per l’acquisto di abbonamenti mensili e annuali per i mezzi, a chi ha un reddito sotto i 35 mila euro. Per il momento, sono stati emessi più di 700 mila voucher, coperti da un fondo di 180 milioni di euro.

Per chi ha un ISEE inferiore ai 12 mila euro invece, vi è un bonus sociale per il pagamento delle bollette di gas e luce, bonus che potrebbe essere ampliato a chi ha un ISEE fino a 15 mila. In più vi è un bonus di 150 euro, destinato a chi ha un ISEE inferiore ai 20.000 euro, che a Novembre ha ricevuto uno stipendio di massimo 1.538 euro.

Per le famiglie invece, è previsto l’assegno unico e il bonus nido. In questo modo i genitori potranno far fronte all’inflazione, in quanto l’assegno sarà indicizzato su quest’ultima. Con la rivalutazione, l’assegno mensile potrebbe arrivare a 190 euro, per chi ha un ISEE fino ai 15 mila euro. Il bonus asilo è invece dedicato a chi ha figli piccoli.

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