La questione energetica in Italia è sempre più preoccupante e forse più di un produttore sta lucrando sulla situazione.
I produttori di pellet hanno visto aumentare improvvisamente la richiesta di questo materiale che, vista la situazione attuale mondiale, ha dei prezzi davvero troppo alti rispetto alla media storica.
![boom pellet fonte pixabay](https://www.ecodimilano.com/wp-content/uploads/2022/07/boompellet.jpg)
In questo articolo scopriremo se ci sono alcuni produttori, o intermediari, che stanno lucrando sulla situazione aumentando i prezzi senza dei reali rincari da affrontare da parte loro.
Pellet, perché costa così tanto adesso?
Gli improvvisi rincari che hanno subito i prezzi di luce e gas negli ultimi mesi non sono stati fronteggiati in modo serio dal governo, che ha provato a tamponare momentaneamente la situazione con bonus e incentivi che però non sarebbero stati fruibili dai cittadini nell’immediato e, soprattutto, non apportavano dei reali miglioramenti.
La questione riscaldamento sta divenendo sempre più impellente con l’avvicinarsi dell’inverno, e soprattutto in Nord Italia tantissime persone ha deciso di optare quest’anno per un riscaldamento a pellet. Usufruendo anche dei bonus e degli ecoincentivi governativi, migliaia di cittadini italiani ha cambiato il loro modo di riscaldare la casa. Dal momento che tantissime persone hanno scelto di riscaldarsi il prossimo anno con stufe a pellet, il prezzo di questo materiale è aumentato improvvisamente e la sua reperibilità è calata enormemente.
60 Millions de Consommateurs, una rivista francese di consumatori, ha ricevuto in redazione centinaia di segnalazioni che riportavano più o meno tutti lo stesso fatto:
“Abbiamo convertito la nostra caldaia a gasolio in una caldaia a pellet. Abbiamo acquistato il pellet da 66 sacchi da 15 chili [cioè quasi una tonnellata] al prezzo di 297 € a dicembre 2021. A luglio, il prezzo di questo stesso pellet è salito a 495 €, con un aumento del 67%! I produttori stanno approfittando della crisi per riempirsi le tasche?”.
Eric Vial, delegato generale di Propellet France, l’associazione dei professionisti del riscaldamento a pellet, dovrebbe avere la risposta a questa domanda:
“Per produrre una tonnellata di pellet, abbiamo attualmente un costo aggiuntivo da 100 a 120 euro, legato all’aumento generale dell’energia e del prezzo della lavorazione della segatura (materie prime, ecc.)“.
Anche la forte domanda e l’aumento improvvisa di richieste di pellet ha influito sull’aumentare del suo prezzo. Molte persone hanno preferito fare scorte per evitare di rimanere senza nel bel mezzo dell’inverno e questo comportamento ha creato ancora più disagio, riducendo ancora di più la sua disponibilità.