Bonus 200 euro, estesa la categoria dei beneficiari: sorpresa inaspettata

Nel nuovo decreto aiuti bis, il governo ha deciso di apportare delle modifiche al bonus 200 euro. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo. 

Alla fine, nel nuovo decreto aiuti bis, il governo ha deciso di estendere la platea dei beneficiari per quanto riguarda il bonus 200 euro.

bonus 200 euro
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Si tratta di un contributo economico una tantum con lo scopo di aiutare le famiglie italiane, che a causa dei continui rincari sono ormai allo stremo dal punto di vista economico. 

Bonus 200 euro, ecco le nuove categorie che otterranno il contributo ad ottobre

Nella sua forma iniziale, inserita nel primo decreto aiuti, la misura era destinata a tutti i lavoratori dipendenti, a patto che questi avessero già beneficiato in precedenza di un esonero contributivo dello 0,8 per cento nei primi 4 mesi dell’anno. Con le nuove modifiche invece cambia tutto: potranno infatti accedere al bonus 200 euro anche i lavoratori che non hanno utilizzato questo sgravio fiscale, a patto però che la loro retribuzione mensile risulti inferiore a 2.692 euro.

Come si può intuire questa modifica è nata in primo luogo per coinvolgere in questo bonus una tantum, anche coloro che sono andati in maternità o cassa integrazione, e dunque non potevano in alcun modo beneficiare dell’esonero contributivo. 

Bonus 200 euro, ecco quando sarà erogato: riconosciuto anche alle Partite Iva

La cifra dovrà essere riconosciuta, come stabilisce il decreto, direttamente dal datore di lavoro, che dovrà erogare nel mese di ottobre del 2022. Ma non solo, perché sempre nel nuovo decreto aiuti bis, è stato anche stabilito che il bonus 200 euro sarà destinato anche al personale scolastico che lo scorso anno era stato assunto con un contratto a tempo indeterminato che ha visto scadere nel mese di giugno del 2022.

Ma non solo, perché in seguito si è deciso anche di permettere alle partite iva di poter beneficiare di questo aiuto economico. Ad essere interessati da questa modifica, secondo i calcoli fatti dal Ministero saranno circa tre milioni di liberi professionisti.

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