Pensioni, in alcuni casi può essere pignorata dal fisco: cosa bisogna sapere

Andiamo ad analizzare in che modo e a quali condizioni avviene il pignoramento pensione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ecco cosa bisogna sapere

Partendo da caso specifico, scopriamo quale inconveniente può sopraggiungere ad alcuni pensionati desiderosi di ricevere il proprio assegno mensile.

Pignoramento pensione
Fonte Adobe Stock

La pensione oltre ad essere un mezzo di sostentamento importante per gli anziani, è anche una giusta ricompensa dopo una vita di sacrifici. Per questo come è giusto che sia, nessuno ci sta a perdere e ha intenzione di rinunciare ad una parte di essa.

Alle volte però può capitare per svariati motivi che possa avvenire un pignoramento della stessa, compromettendo le attività delle persone, che lecitamente fanno affidamento su quei soldi. Cerchiamo di capire di più a riguardo. 

Pignoramento pensione: cosa bisogna a sapere a livello burocratico

A tal proposito può essere molto importante conoscere i limiti al pignoramento. In questo modo è possibile scongiurare situazioni catastrofiche. Ad esempio su una pensione di 1700 euro al mese soggetta a pignoramento da parte dell’Agenzia delle Entrate e da privati esistono regolamentazioni diverse. 

Nel primo caso visto che la pensione in questione non supera i 2.500 euro, ci si può rifare di 1/10 della parte eccedente il minimo vitale aumentato a metà. Quindi nello specifico vengono sottratti 100 euro. Discorso differente nel caso di pignoramento da privati che prevede 1/5, quindi 200 euro. In tutto verrebbero sottratti coercitivamente 300 euro. 

Andando nel dettaglio delle norme previste in queste situazioni, l’articolo 72 ter del Decreto del Presidente della Repubblica (DPR) 602/1973 comma 1, si occupa dei limiti di pignorabilità presso terzi per quanto concerne le azioni esecutive avviate dall’Agenzia delle Entrate (AdER – Ex Equitalia) nei confronti dei debitori inadempienti nei confronti delle Pubblica Amministrazione. 

Dispone che le somme dovute a titolo di stipendio o altre indennità relative al rapporto di lavoro possono essere pignorate dall’agente della riscossione in misura pari ad 1/10 dell’importo fino a 2.500 e inferiori a 5.000 euro. 

L’articolo 72 non viene applicato alle pensioni che godono già dei limiti di pignorabilità previsti dall’articolo 545 del Codice Civile. In questo caso non si può andare oltre il 20% dell’importo della pensione (considerata al netto degli oneri fiscali) che eccede il minimo vitale (pari a una volta e mezza il massimo dell’assegno sociale).

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