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Saldi estivi: iniziata la corsa agli sconti, ma occhio alle possibili truffe

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Alfredo Iannaccone

Sabato 2 luglio sono iniziati ufficialmente i saldi estivi nelle nostre città, quelle con le firme più ambite che con l’abbassamento dei prezzi diventano più appetibili, e con abiti, scarpe e accessori scontati in offerta per ben 6 settimane.

I saldi estivi in ​​Italia sono iniziati praticamente in tutte le regioni il 2 luglio, ad eccezione della Sicilia dove hanno avuto inizio il 1 luglio scorso.

Saldi estivi fonte pixabay

Il Codacons, garante dei consumatori di casa nostra, sottolinea che gli acquirenti dovrebbero essere a conoscenza delle normative in materia di vendita e dovrebbero verificare se i prezzi sono stati effettivamente abbassati.

Occhio perciò alle possibili truffe, che sono sempre dietro l’angolo quando si tratta di saldi.

Gli acquirenti dovrebbero diffidare dei negozi che pubblicizzano sconti superiori al 50%.

Il Codacons afferma che solo i negozi nella fascia più alta del mercato potrebbero permettersi di offrire uno sconto del genere e che se i consumatori sospettano una truffa dovrebbero contattare le autorità competenti.

Vecchio come il mondo è il trucco di alzare del doppio o del triplo il prezzo di un vestito e poi di scontarlo: praticamente lo paghi a quella che era la sua cifra reale.

I tempi sono delicatissimi, la crisi economica non concede tregua, e qualcuno, commerciante decisamente “poco etico”, potrebbe pensare di far valere il detto mors tua vita mea. Quale migliore occasione che raggirare il cliente in occasione dei saldi estivi, per recuperare un po’ di ossigeno?

Ma naturalmente vogliamo pensare che tra la maggior parte degli imprenditori a trionfare siano correttezza e rispetto delle regole.

In fondo i saldi sono una buona occasione per tutti e non serve avere comportamenti scorretti.

I negozianti sono obbligati ad esporre sia il prezzo pieno che quello scontato di tutti gli articoli in vendita, e devono accettare le carte di credito.

A meno che l’articolo non sia danneggiato, i negozianti non devono accettare resi su articoli in saldo, né sono obbligati a consentire ai clienti di provare gli articoli.

Le vendite in Italia sono regolate da leggi regionali, con le vendite che iniziano il primo sabato di gennaio e luglio di ogni anno.

I saldi rimangono una straordinaria occasione per le attività commerciali di “recuperare terreno”, e spesso si crea una convergenza positiva, in una città a vocazione turistica, tra un negozio di scarpe e un ristorante vicino, laddove il turista o il visitatore, intrattenendosi per acquistare abiti, favorisce anche il guadagno di altri imprenditori della zona.

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Alfredo Iannaccone

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