Oro, il suo prezzo sta per salire alle stelle: il motivo

Il prezzo dell’oro sembra essere pronto a schizzare alle stelle in brevissimo tempo, superando i valori di inizio anno.

lingotti oro
Adobe Stock

Il prezzo dell’oro ha sempre subito variazioni nel corso della storia quando vi era un conflitto in atto e quello che sta accadendo in Ucraina in questi mesi non poteva non destare preoccupazione nel mercato globale.

L’attuale crisi economica, che sta attraversando soprattutto il nostro Paese, ha creato sin da subito un’elevata inflazione che in queste settimane ha creato non pochi disagi.

Una crisi a favore dell’oro

Malgrado l’inflazione eccessiva registrata in questi mesi, la più alta degli ultimi 40 anni, a parte le banche centrali non c’è ancora stata quella che viene definita una corsa all’oro. La correlazione strettissima tra oro e dollaro ha portato ad un aumento del 10% di quest’ultimo rispetto alle altre valute internazionali. Ma questo non vuol dire altro che adesso comprare oro al di fuori degli Stati Uniti costerà in media il 10% in più.

L’oro è un asset davvero speciale. Il suo essere senza cedola, quindi senza che chi lo acquista abbia effettivamente un rendiconto in flusso di reddito (fino al momento in cui lo rivende) non fa che accrescere il suo fattore costo-opportunità. Se acquistassimo, ad esempio, un Treasury a 10 anni, avremmo un rendimento annuale doppio rispetto a quello di inizio anno, cioè del 3,30%.

Nonostante i tassi d’interesse stanno salendo in tutto il mondo, e sono destinati a salire ancora di più, l’oro potrebbe accrescere ancora di più il suo valore e arrivare a toccare la soglia dei 2.000 dollari. Questo perché nonostante i rendimenti delle obbligazioni siano effettivamente saliti negli ultimi tempi, risultano comunque più bassi di quelli di qualche mese fa.

I perché del valore dell’oro

L’errore che si potrebbe fare in questo periodo di crisi globale è quello di non considerare una possibile recessione dell’economia americana, e quindi quantomeno europea, praticamente imminente. Sono tanti i volti della grande finanza, da Elon Musk a Goldman Sachs passando per Nouriel Roubini, che hanno già paventato questa ipotesi non solo come possibile ma addirittura inevitabile.

Qui nel Vecchio Continente le cose non vanno sicuramente meglio. La guerra è “più vicina” e i costi dell’invio di armi e di altri aiuti all’Ucraina non fa che impattare negativamente su tutta l’economia del nostro Paese. Questo si traduce nel caro bollette e altri rialzi di prezzo che hanno a che fare con l’interruzione dei rapporti con la Russia.

L’oro è il bene di rifugio per eccellenza da secoli. E visto che in questo clima di incertezza le grandi banche centrali potrebbero quantomeno rallentare i loro piani di rialzo dei tassi, la potenza del dollaro e dei bond andrebbe perdendosi. L’oro in quel caso potrebbe fornire la via d’uscita più intelligente in un possibile periodo di stagflazione.

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