Canzoni sui diritti umani: le più belle di tutti i tempi, quando la musica diventa inno alla libertà

Quando si tratta di diritti umani, grandi temi sociali, difesa dei più deboli, e battaglie ideologiche, i cantautori italiani sono da sempre in prima linea. Ci sono canzoni sui diritti umani il cui significato va oltre il testo, dove il tema trattato non viene mai nominato esplicitamente, ma che, nonostante questo, arrivano dritti al cuore e allo stomaco, e fanno riflettere, fanno crescere, diventando veri e propri inni.

Canzone Negramaro

Nel nostro Paese, dal 2003, Amnesty International premia i migliori brani sui diritti umani, con il riconoscimento intitolato “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”. Per il 2021 il premio è stato assegnato alla canzone dei Negramaro “Dalle mie parti”, un brano intenso e vero, che è una vera poesia, contro le discriminazioni, un inno che invita ad abbattere le differenze di ogni genere, e a non imporre i propri diritti, calpestando quelli degli altri. Amnesty ques’anno ha scelto una delle canzoni dei Negramaro, ma negli anni anche altri big della musica italiana sono stati premiati con questo riconoscimento.

Canzoni italiane sulla pace

Da quasi 20 anni Amnesty premia le canzoni che parlano di libertà. Nell’elenco dei cantautori che hanno vinto, infatti, c’è l’elite della musica italiana. Tra i vincitori del riconoscimento ci sono “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, “Rwanda” di Paola Turci, “Occhiali rotti” di Samuele Bersani, “Genova brucia” di Simone Cristicchi, “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, e ”Io sono l’altro” di Niccolò Fabi, canzone vincitrice dell’edizione 2020.

Negramaro canzoni

Non solo amore e sentimenti, dunque, per le canzoni dei Negramaro: Giuliano Sangiorgi e i suoi compagni riescono a toccare anche temi importanti e di pressante atttualità Cosa che hanno fatto anche i Maneskin, aggiungendo il proprio, inconfondibile, tocco rock, ad un brano del 2020 di Francesca Michielin, “Stato di natura”: la cantante accantona per un attimo la sua vocazione pop e si tuffa a capofitto nella musica urban, con una canzone dura e che è davvero un ritratto fedele della società di oggi.

Canzone sui diritti umani

Proseguendo la carrellata tra le numerose canzoni di pace italiane, bisogna fare un passo indietro di qualche anno, e andare al brano del 1999 “Il mio nome è mai più”, del trio inedito Jovanotti, Piero Pelù, Ligabue. Un brano che era un riferimento, e anche una esplicita condanna, alla guerra del Kosovo. Altro brano che va inserito di diritto tra le canzoni libertà è quello di Ermal Meta e Fabrizio Moro “Non mi avete fattto niente”. La canzone, vincitrice del Festival di Sanremo 2018, parlava del sanguinoso attentato avvenuto a Manchester il 22 maggio 2017.Ma non si sono solo canzoni italiane sulla libertà. Nella storia della musica sono stati pubblicat brani i quali, nel tempo, sono diventari dei classici e che, a distanza anche di 40 anni, so o sempre e comunque attuali. Vediamo quali sono.

Canzoni sulla libertà

Andando a spulciare negli archini della musica di tutto il mondo, è possibile trovare brani e autori che nella loro carriera hanno composto musica sui diritti umani, e ne hanno fatto il loro tratto distintivo. Due nomi si tutti: Bob Dylan e Buce Springsteen. Il vincitore del premio Nobel nel 2016, negli anni 60, cantava il cambiamento nella società, come nel brano “The Times They Are a-Changin'”, e “The Death of Emmett Till”, una canzone che fa riferimeno ad un avvaenimento ben preciso, la morte del 14enne Emmet Till, ucciso barbaramente nello stato del Mississipi, per mottivi razziali. Come non citare, infine, “Blowin’ in the wind“, un vero e proprio panifesto per la pace e la fratellanza tra i popoli.The Boss, invece, è da sempre impegnato nella lotta per le cause civili, le sue canzoni sui dirittti umani non si contano più. Tra le più famose, natturalmente, c’è “Streets of Philadelphia”, un brano del 2003, colonna sonora del film Philadelphia, che affrontava il tema dell’Aids, e dell’amerginazione che i malati vivevano, ogni giorno. Altra pietra miliare del Boss, tra i suoi brani più conosciuti, è “Dead man walking“, un brano che affronta il tema della pena di morte, e che è la colonna sonora dell’omonimo film del 1996.

Canzoni diritti umani

Uno dei brani più duri della storia della musica, è “Strange fruit” di Billie Holiday. La cantante incise nel 1939 un brano che intendeva sensibilizzare in meritto ai diritti degli afroamericani negli Stati Uniti. Lo strano frutto di cui si parla nella canzone, è il corpo di un uomo, impiccato ad un albero a seguio di un linciaggio. La cantante sovente veniva contestata durante i suoi concerti, proprio a causa di questo brano. Ma lei non si è mai arresa, e la canzone chiudeva sempre i suoi concerti.

Diritti canzoni

Spesso non riflettiamo sui testi delle canzoni, anche delle più famose. Ci lasciamo prendere dal ritmo e lo seguiamo senza sosta. E’ il caso di una delle canzoni più famose e suonate di sempre, “Respect” di Aretha Franklin, Respect, diventata l’inno del movimento femminista americano degli anni 60.

Canzone diritti umani

Tra le canzoni più belle della storia dedicate ai diritti umani c’è, senza dubbio, Sunday Bloody Sunday, degli U2, datato 1983. Qualche anno prima, nel 1969, anche John Lennon aveva composto un brano che condannava aspramente le guerre e inneggiava alla pace, “Give Peace a Chance“. Arrivando, infine, agli anni più recenti, si consiglia l’ascolto di una canzone davvero bella, dolce e profonda, Where Is the Love? dei The Black Eyed Peas, un brano contro guerra e terrorismo, uscito nel 2003, quando la ferita causata dall’attacco alle torri gemelle era ancora sanguinante, per tutto il mondo
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