Accompagnatrice: i molteplici risvolti di una vera e propria professione

Essere belli dentro e fuori è una peculiarità da affinare, possibilmente, soprattutto per sentirsi a proprio agio con se stessi. D’altro canto, una maggiore sicurezza dei propri mezzi permette a chiunque di avere un atteggiamento propositivo non solo verso gli impegni che caratterizzano la propria routine quotidiana, ma anche nei confronti di amici, parenti ed eventuali nuove conoscenze. Sulla scorta di ciò, alcune donne canalizzano tale potenziale per fare l’accompagnatrice, una professione (saltuaria o continuativa) dotata di innumerevoli sfaccettature che vanno ben oltre determinati preconcetti o luoghi comuni – frutto, purtroppo, di un retaggio culturale con un’apertura mentale pressoché minima.

Cos’è un’accompagnatrice?

Nel tentativo di dare una definizione altamente specifica del termine in questione, si può dire che l’accompagnatrice (o l’accompagnatore) è una persona che svolge un’attività di supporto che spazia dalla semplice compagnia nel corso di un evento o di una festa in particolare ad un qualcosa di più esplicito. È molto importante comprendere questo aspetto poiché consente di determinare una differenza sostanziale con le escort a Milano, le quali si occupano di tutt’altro.

I requisiti necessari per fare l’accompagnatrice

Per quanto possa apparire scontata, la cura del proprio corpo è un requisito imprescindibile per essere un’accompagnatrice di livello assoluto. Con ciò non si intende che si debba essere eccessivamente magre (dato che a molti uomini piacciono le curve), bensì si vuole sottolineare il livello di attenzione da mostrare nei confronti del proprio fisico. Perciò, pelle, unghie, capelli, outfit e tanto altro ancora devono essere impeccabili ed altamente in grado di trasmettere un messaggio positivo, oltre che stimolante, al diretto interessato.

Ma non è tutto, dato che un’accompagnatrice deve saper parlare in modo corretto. Se, poi, punta anche ad una clientela estera, è necessario che segua dei corsi o dei percorsi formativi in grado di fornirle la giusta conoscenza per evitare strafalcioni linguistici. Stesso dicasi per la cultura personale, da implementare con la lettura di quotidiani o con la consultazione continua di programmi riguardanti la politica, l’economia e l’attualità. Saper elevare la qualità di un discorso è una caratteristica che intriga numerosi uomini d’affari, desiderosi di trovare un’interlocutrice con la quale poter parlare praticamente di tutto.

Infine, per quanto riguarda l’abbigliamento, è consigliabile avere un guardaroba contenente dei classici intramontabili come il tubino nero, i pantaloni a sigaretta, la giacca nera, la camicia di seta e i sandali gioiello – ideali per un incontro durante il periodo estivo. Inoltre, questi come altri indumenti devono essere firmati, per cui vanno assolutamente evitati le imitazioni qualunque brand, altrimenti si rischia di compromettere ogni proposito.

Cosa bisogna fare per essere un’accompagnatrice?

Diventare accompagnatrice non è il risultato propedeutico di un corso specifico. Quindi, per svolgere questa professione occorre sviluppare una notevole predisposizione per i rapporti interpersonali, la quale fa il paio con una sicurezza che, all’occorrenza, può addirittura stabilire le regole di comportamento dell’incontro in atto. Infine, non vanno mai trascurati alcuni dettagli come il sorriso, il portamento e il rispetto verso il prossimo, segno inconfondibile di un’ottima educazione di base.

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