Parlare con i morti, l’inquietante possibilità: come cambia il rapporto con il lutto

Anche il rapporto con il lutto sembra destinato a cambiare. Questo perché è possibile parlare con i morti. Ma come fare? La novità che desta scalpore.

Non è passato inosservato un nuovo servizio che permette di parlare con i cari defunti. Ma come fare e soprattutto come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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“La morte è terribile non per il non esserci più ma, al contrario, per l’esserci ancora e in balia dei mutevoli ricordi, dei mutevoli sentimenti, dei mutevoli pensieri di coloro che restavano“, affermava Leonardo Sciascia.

In effetti la morte porta con sé un senso di dolore e vuoto in coloro che restano. Ovvero le persone che rimpiangono i loro cari defunti, con cui non possono più condividere gioie e dolori della vita di tutti i giorni. Proprio in tale ambito giungono interessanti novità.

Questo perché, a quanto pare, anche il rapporto con il lutto sembra destinato a cambiare, per via di un nuovo servizio che permette di parlare con i cari defunti. Ma come fare e soprattutto come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Parlare con i morti è possibile, come cambia il nostro rapporto con il lutto: la novità che non ti aspetti

Abbiamo già visto come potrebbe cambiare per sempre il mondo dei messaggi audio che potrebbero essere a breve clonati grazie all’intelligenza artificiale. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che l’intelligenza artificiale potrebbe cambiare anche il nostro rapporto con il lutto? Ebbene sì, è proprio così.

L’azienda coreana DeepBrain AI, infatti, ha sviluppato un software che permette di far parlare i defunti. Ovviamente, come è facile immaginare, non permette di mettersi in contatto con l’oltretomba. Bensì è in grado di ricreare l’immagine virtuale della persona morta e farla interagire con i propri cari con una sorta di video chiamata.

Per poter sfruttare tale servizio è necessario sottoporsi a lunghe sessioni di videoregistrazioni che possono durare circa sette ore. In questo arco di tempo il software apprende la voce, la mimica facciale e tutte quelle caratteristiche che rendono ogni persona unica.

Nota dolente i costi, che attualmente vanno dai 12 mila ai 25 mila dollari. A questi bisogna poi aggiungere le spese per ogni chiamata, pari a circa 1.200 dollari. Un servizio indubbiamente innovativo, al momento attivo in Asia e negli Stati Uniti. A breve, comunque, potrebbe farsi largo anche in Europa.

Grazie a questo servizio, secondo gli sviluppatori del software, sarà più facile riuscire ad affrontare il lutto. Allo stesso tempo, come è facile immaginare, non mancano le critiche.

Lo stesso Joseph Murphy, responsabile dell’azienda che ha messo in campo tale servizio, ha commentato: “Ci siamo resi conti che è davvero polarizzante. Alcune persone adorano l’opportunità di vivere per sempre in questo modo, ma molte altre la considerano non autentica”.

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