Covid, scoperto farmaco che previene il contagio: potremmo averlo già in casa

Importanti novità in arrivo per quanto riguarda il Covid. È stato scoperto un farmaco che previene il contagio e che potremmo avere già in casa. Ecco di quale si tratta.

Il Covid continua a far parlare di sé. Questa volta, finalmente, per una notizia positiva. È stato infatti scoperto un farmaco che previene il contagio e che potremmo avere già in casa. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Covid farmaco previene contagio
Eco di Milano

Sono trascorsi ormai più di due anni da quando il Covid è entrato prepotentemente nelle nostre esistenze, portando con sé tutta una serie di ripercussioni sia per quanto concerne l’aspetto economico che quello sociale. A partire dagli aiuti economici dell’esecutivo passando per i possibili risarcimenti per il vaccino, sono tante le questioni in ballo.

Proprio in tale ambito interesserà sapere che finalmente è in arrivo una notizia positiva. È stato scoperto, infatti, un farmaco che previene il contagio e che potremmo avere già nelle nostre case. Ma di quale si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Covid, scoperto farmaco che previene il contagio: tutto quello che c’è da sapere

Come già detto è finalmente in arrivo una buona notizia nell’ambito della lotta al Covid. Di recente, infatti, è stato scoperto un farmaco che previene il contagio e che potremmo avere già in casa. Ma di quale si tratta? Ebbene, bisogna sapere che la scoperta, avvenuta per caso, è stata pubblicata sulla rivista Nature ed è opera della ricercatrice italiana dell’Università britannica di Cambridge, Teresa Brevini.

Il farmaco in questione si chiama Udca ed è utilizzato per il trattamento dei disturbi del fegato. Anziché bersagliare il virus, vengono colpite le proteine che non mutano. In questo modo il farmaco dovrebbe essere in grado di mantenere la propria efficacia anche nel caso in cui dovessero sorgere delle nuove varianti.

A tal proposito Ernesto Carafoli, del Politecnico di Zurigo e dell’Università di Padova e membro dell’Accademia dei Lincei, che non è coinvolto nello studio in questione, all’Ansa ha commentato:

“Questa ricerca risponde bene alla necessità di mettere completamente fuori combattimento il virus e l’idea alla base è quella giusta, tuttavia manca una strategia generale, perché non ci possiamo basare solo su una molecola, specie se guardiamo al futuro. Quello che ci serve è una banca – dati con miliardi di molecole per affrontare non solo la pandemia attuale, ma quelle future”.

Al momento, comunque, si tratta solo di uno studio. Non resta quindi che attendere e vedere quando sarà effettivamente possibile utilizzare un farmaco già noto che possa aiutare a prevenire il contagio da Covid.

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