La banconota da 0 euro esiste davvero: per cosa può essere utilizzata

Al contrario di quanto molte persone pensano, la banconota 0 euro viene realmente prodotta. Cosa bisogna sapere su questo pezzo raro da reperire

Perché viene prodotta nonostante il suo valore nominale sia praticamente nullo, qual è la storia che c’è dietro e come si può utilizzare

Banconota 0 euro
Fonte Adobe Stock

Ogni banconota ha un valore nominale sulla base del quale si possono fare delle spese per l’acquisto di beni o servizi. La cifra deve essere tassativamente riportata sopra. Chiaramente più alta è e maggiore è la capacità d’acquisto.

Ma cosa succede se il suo valore fosse pari a zero? Praticamente non servirebbe a nulla visto che non esistono beni gratuiti. A prescindere da ciò anche se in pochi ne sono al corrente, questo taglio viene riprodotto al pari di quelli da 20, 50, 100, 200 e 500 euro.

Banconota 0 euro: come nasce l’idea di stamparla e in che modo può essere sfruttata

Viene creata con i medesimi criteri anti-contraffazione degli euro veri e la sua emissione è autorizzata dalla Banca centrale europea (BCE). Per forza di cose non è una banconota spendibile visto che non vale. Di fatto è un oggetto da collezione che gli appassionati di numismatica vogliono assolutamente nella loro collezione.

Il tutto nasce nel 2015 dall’idea dell’imprenditore francese Richard Faille. Dal 1996 produceva monete commemorative vendute come souvenir presso musei, siti di interesse turistico e negozi per collezionisti. 

Sulla scia del successo ottenuto negli anni Faille ha deciso di stampare la banconota da 0 euro. Per farlo però è necessaria l’autorizzazione della BCE altrimenti si va in contro a problematiche burocratiche di non poco. Mettere in circolazione riproduzioni di tagli che potrebbero essere scambiati per veri ovviamente non è consentito.

A tal proposito, ecco quali regole ha stabilito la Banca Centrale europea in merito alla produzione della banconota da 0 euro. In linea generale è fondamentale che i biglietti abbiano delle differenze evidenti rispetto a quelli veri.

Questo frangente è del tutto eccezionale visto che sul mercato non c’è un corrispondente in circolazione. La banca in pratica ha concesso il suo benestare all’azienda transalpina di riprodurre gli 0 euro come souvenir.

Dopo il successo ottenuto in Francia, anche in Germania e in Austria è iniziata la produzione e la vendita e pian piano in tutti i paesi europei. Esistono varie tipologie che raffigurano monumenti, personaggi famosi o vengono stampate in occasione di eventi particolari. Si possono trovare in negozi turistici, online e anche nei distributori automatici collocati nei pressi dei musei e altri luoghi di interesse turistico.

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