Taglio sul… Tagliando: come risparmiare sul controllo obbligatorio

Difficile ipotizzare un costo standard per il Tagliando auto. Tante le variabili da tenere in considerazione ma qualche accortezza potrebbe aiutare il risparmio.

 

Risparmio sul tagliando auto. Una speranza che accomuna praticamente tutti gli automobilisti e che, a quanto pare, potrebbe essere esaudita anche da altri fattori, diversi dalla buona predisposizione del meccanico di fiducia.

Tagliando auto risparmio
Foto: Canva

Il passaggio è chiaramente obbligatorio. Controllare l’auto periodicamente, o meglio quando il sistema lo segnala, rientra nelle prerogative di prudenza per sé e per gli altri automobilisti. Il cosiddetto Tagliando della propria auto, infatti, consente un controllo generale alle componenti essenziali della vettura, consentendoci di percorre nuovamente un determinato numero di chilometri senza dover temere (a meno di fattori imprevisti) problemi agli elementi base. Solitamente il costo varia a seconda del professionista al quale ci si rivolge. Anche se le procedure da eseguire sono sostanzialmente standard e i costi difficilmente variano di molto fra un meccanico e l’altro.

In pratica, se si cerca il risparmio sul Tagliando, la soluzione non sarà prettamente la ricerca di un meccanico economico. Qualunque officina, infatti, procederà nella verifica dei fluidi (olio motore e refrigerante in primis), alla sostituzione dei filtri e al controllo delle componenti più importanti per la circolazione, dalle candele agli pneumatici fino ai freni. Elementi che rappresentano, al contempo, le variabili da tenere d’occhio: un’eventuale sostituzione di dischi o pastiglie (freni) o delle gomme alzerebbe inevitabilmente il costo del check-up. Anche se tali spese vengono solitamente effettuate al di fuori del Tagliando auto.

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La periodicità del controllo è anch’essa variabile. Le vetture più recenti segnalano di per sé il momento giusto per il Tagliando, accendendo la spia relativa alla manutenzione ogni 20 mila chilometri circa. In alternativa, saranno gli automobilisti a procedere spontaneamente, magari una volta l’anno. A ogni modo, difficilmente si andrà al di sopra di una verifica ogni 12 mesi. Per quanto riguarda i costi, tendenzialmente si ragiona nell’ordine dei 50 euro per un’officina, forse poco meno per un meccanico “singolo”. Con l’incognita degli eventuali pezzi da sostituire che, come detto, possono essere rimossi e rimpiazzati anche con interventi successivi se l’urgenza non fosse troppo impellente. Aggiungendo le varie voci di spesa relative al controllo, la media viaggia fra i 100 e i 300 euro, facilmente modificabile qualora fosse riscontrata la necessità di interventi urgenti.

In questo senso, se è difficile determinare i costi generici, figurarsi azzardare una previsione di risparmio. Molto dipende dalla qualità dei pezzi sostituiti, o meglio, dalla loro natura (originali o no). Più saggio sarebbe attrezzarsi per controllare periodicamente la propria auto senza ricorrere necessariamente all’aiuto del meccanico. Chiaro, a ognuno il suo mestiere. Ma la verifica dell’olio, da sostituire ogni 25 mila chilometri circa, potrebbe essere fatta in autonomia, così come quella degli pneumatici o del liquido lavavetri per i tergicristalli (e le spazzole di questi). Persino il filtro dell’aria può essere verificato in autonomia, controllando sul libretto dell’auto la tipologia per procedere alla sostituzione. Accortezze che possono permettere di rosicchiare qualche punto in termini di risparmio. Meglio non improvvisarsi meccanici però: circolare con un’auto richiede sempre la massima sicurezza. Nostra e degli altri fruitori della strada.

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