Tra le riforme che dovranno essere eseguite dal nuovo esecutivo nazionale rientra anche il metodo di riscossione di questa tassa.
Finalmente arriverà una buona notizia per i consumatori in merito al pagamento del Canone Rai.
La cosa è molto rilevante, in quanto non potrà essere più riscosso con nella bolletta dell’energia elettrica. Poiché verrà meno l’obbligo per i fornitori di riscuotere oneri che non sono collegati all’energia elettrica. Si tratta di un importante cambiamento per tutti i contribuenti.
Il cambiamento della modalità di riscossione del canone Rai si è reso necessario per adempiere alla necessità di rendere le bollette più trasparenti. Il percorso dovrà essere realizzato entro la fine del 2022. Si tratta di una delle riforme chieste per l’attuazione del Pnrr, che ha imposto all’Italia di realizzare ben 55 risultati per usufruire dei 19 miliardi della terza rata del finanziamento. Al momento l’Italia è riuscita a sbloccare le due tranche precedenti, di 21 miliardi ciascuna, sulla base dei risultati raggiunti al 31 dicembre 2021 e quelli ottenuti entro il 30 giugno 2022. Ecco quindi che diventano molto importanti gli obbiettivi che dovrà raggiungere il nuovo governo entro la fine di quest’anno.
L’agenda del nuovo esecutivo sarà fitta di impegni. Tra questi, anche quelli che rientrano nell’attuazione del Pnrr. Che per sua natura, più ci si avvicina all’ultima scadenza di giugno 2026, più obbiettivi dovranno essere attuati. Ad esempio, nel prossimo semestre ci sarà anche la necessità di attuare la legge annuale per il mercato e la concorrenza. Che come sempre, rappresenterà uno snodo cruciale poiché andrà ad incidere anche su altri settori. Infatti, potrà incidere sui rifiuti, sul trasporto pubblico locale e sulla ricerca di veicoli elettrici.
Il capitolo energia è poi strettamente collegato alla riforma che si prevede di realizzare in materia di mercato e concorrenza. Infatti porterà, a partire dal 1 gennaio del 2023 ad eliminare il regolamento dei prezzi per le famiglie e le micro imprese. Inoltre, sarà necessario introdurre riforme volte a garantire la concorrenza nel settore. Come ad esempio, prevedere pari condizioni tra gli operatori e prevedere un tetto massimo alla quota di mercato che può essere acquisita di ciascun operatore.
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