Monete, l’esemplare di lira che vale due anni di lavoro: cercala ovunque

Una moneta che appartiene alla storia, prima ancora che al conio in questione. Frammento di tempo dal valore impressionante.

Frammenti di storia, vere e proprie perle preziose che fanno la felicita di milioni di collezionisti in ogni parte del mondo. Oggi più che mai quel particolare contesta vive di nuova linfa, una rivoluzione silenziosa capace di sfidare ogni canone, ogni tendenza, ogni aspetto temporale. Oggi più che mai il mondo del collezionismo è vivo e non intende fermarsi.

Monete lire
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Stabilire una regola, chiara e precisa nel surreale e complesso mondo del collezionismo è qualcosa di praticamente impossibile. Un mercato unico nel suo genere con tendenze e dinamiche assolutamente uniche. Nessuna regola universale come anticipato ma soltanto tanti fattori da esaminare volta per volta. Numerosi infatti gli elementi da prendere in considerazione nell’esame di un dato esemplare ma non tutte le volte tale esame può portare ai medesimi frutti.

Anno di conio, soggetto o evento rappresentato su uno dei due versi, contesto sociale e politico dell’epoca, eventuali difetti o errori di conio. In linea di massima gli elementi da prendere in considerazione sono questi, ma cosi come anticipato non sempre si dispone alla fine dello stesso risultato. La valutazione avviene attraverso una dinamica molto particolare che non sempre risponde alle stesse linee guida. Il risultato finale quindi potrebbe essere in alcuni casi deludente.

Negli ultimi anni, poi, a rendere sempre più appetibile il mercato dei collezionisti ci ha pensato il web. Migliaia e migliaia di pagine dedicate a questa immensa passione, piattaforme specifiche per andare a cercare i propri esemplari preferiti, la possibilità di acquistarli e venderli in piena sicurezza ed in più la possibilità ulteriore di partecipare ad aste on line o in presenza organizzate dalle stesse piattaforme. Più che mai questo è dei momenti migliori per questo particolare contesto.

Monete, l’esemplare di lira dell’800 che vale due anni di lavoro: la 100 lire di Carlo Alberto di Savoia

Entrando nel merito del discorso attuale possiamo tranquillamente affermare che tra gli esemplari di maggior valore al giorno d’oggi troviamo quelli della vecchia lira. Per quel che riguarda il nostro paese si tratta di qualcosa di molto di più di una semplice moneta. Tre secoli diversi in cui la lira è rimasta in circolazione nel nostro paese. Fine ottocento, intero novecento e primi anni duemila. Una compagna di viaggio tra anni di tragedie e momenti di grande speranza.

Uno degli esemplari al momento maggiormente ricercati dai collezionisti di tutto il mondo è senza alcun dubbio la 100 lire coniata nel 1837. Regno di Sardegna, a seguito dell’introduzione voluta dal Re Carlo Alberto di Savoia si arriva al conio dello specifico esemplare in questione. Su un lato il re di profilo con lo sguardo verso sinistra. L’incisione “Ferraris”, l’autore della monta. Poi la data, per l’appunto 1837. La corona reale, il collare dell’Annunziata, circondato da tre rami di alloro. La scritta  DVX SAB GENVAE ET MONTISF PRINC. PED. & e, sotto, il taglio della moneta.

3885 pezzi coniati per l’occasione, una tiratura che basterebbe ad intravedere già in partenza la caratura dello specifico esemplare. Realizzata in oro 900, con diametro di 34 mm e un peso di 32,25 g. Il suo valore attuale stando a quanto emerso da una vendita all’asta avvenuta nel 2017 si aggira intorno ai 33mila euro. Ovviamente l’esemplare in questione deve godere di ottime condizioni di conservazione per valere un simile prezzo.

Il seguito rispetto alle sorti dei pochi esemplari ancora rimasti in circolazione in questo caso è di quelli di gran prestigio. Una moneta rincorsa per secoli da milioni e milioni di collezionisti in ogni parte del mondo che oggi continua ancora a brillare di luce propria. Stella abbagliante in un universo sempre più vivo, come quello, per l’appunto del collezionismo mondiale.

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