Occhio alla pensione! Aumenti in vista per chi compie 70 anni? Ebbene, la risposta non è scontata.
Sono in molti a chiedersi se al raggiungimento dei 70 anni di età si abbia o meno diritto a un aumento dell’assegno pensionistico. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il periodo storico in cui ci ritroviamo a vivere non è sicuramente dei migliori. Basti pensare che giungono brutte notizie per molte famiglie italiane che rischiano a breve di dover fare i conti con il razionamento delle forniture di luce e gas. Se tutto questo non bastasse, riuscire a far fronte alle varie spese risulta per molti particolarmente complicato.
Lo sanno bene i molti anziani che si ritrovano a vivere con pensioni molte basse, tanto da non riuscire ad arrivare alla fine del mese. Proprio in tale ambito, pertanto, non stupisce che siano in molti a chiedersi se al raggiungimento dei 70 anni di età si abbia o meno diritto a un aumento dell’assegno pensionistico. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Come già detto, sono in molti a chiedersi se al raggiungimento dei 70 anni di età si abbia o meno diritto a un aumento dell’assegno pensionistico. Ebbene, a tal proposito bisogna sapere che risale al 2001 un provvedimento grazie al quale è stata introdotta l’integrazione della pensione al milione delle vecchie lire.
Entrando nei dettagli, ricordiamo, è stata fissata una soglia minima per le pensioni pari a un milione di lire. Ad oggi, è bene sapere, il cosiddetto incremento al milione è pari a 660,79 euro. Proprio quest’ultimo si presenta come l’importo massimo che è possibile prendere di pensione grazie all’integrazione al trattamento minimo e le maggiorazioni sociali. Questo a patto che il soggetto interessato sia in possesso di determinati requisiti.
Basti pensare che proprio all’età di 70 anni è possibile richiedere e ottenere una maggiorazione sull’assegno sociale. In questo modo, come già detto, è possibile vedersi erogare un assegno pari a minimo 660,79 euro al mese. Proprio quest’ultimo, infatti, si rivela essere l’importo che viene riconosciuto nel corso del 2022 come integrazione al milione.
Per poter beneficiare dell’incremento al milione, inoltre, bisogna rispettare determinati requisiti reddituali. In particolare se il soggetto interessato è titolare di un assegno sociale deve presentare dei redditi personali con un importo massimo pari a 8.590 euro. In presenza del coniuge, invece, il limite reddituale da non superare è pari a 14.675 euro annui.
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