Luce e gas, incubo da ottobre: aumentano di nuovo i prezzi, cosa dice il nuovo report

I prezzi di luce e gas stanno per salire nuovamente. Il nuovo e preoccupante report prodotto dall’Ircaf. 

La situazione sul fronte energetico non migliora nel nostro paese, e ormai da qualche settimana gli esperti hanno lanciato un nuovo allarme: a partire da Ottobre, rischiamo infatti di vedere il costo delle nostro bollette esplodere nuovamente, con rincari che potrebbero raddoppiare rispetto a questi mesi.  

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Luce e gas, cosa dice il nuovo report elaborato dall’Ircaf

A confermare l’esistenza e la concretezza di questo pericolo e l’Ircaf, l’Istituto ricerche consumo ambiente e formazione, che si è occupata di elaborare un report in cui analizza l’andamento del costo dell’energia. E i risultati sono purtroppo sconfortanti per le famiglie italiane. Al momento infatti, il costo medio dell’energia elettrica si aggira intorno a 125 euro per Megawattora, rispetto ai 39 euro del 2020 e ai 60 euro del 2021. Si capisce bene quanto la situazione sia ormai insostenibile.

L’Ircaf nel comunicato con cui ha presentato il suo report, scrive che la situazione resta molto critica nonostante tutti gli interventi fatti dal governo in questi mesi: “Nell’ipotesi di un ulteriore aumento delle tariffe, stante il prezzo medio unico nazionale attuale fino ai 70 centesimi di euro al kilowattora al primo ottobre, registreremo la seguente spesa: con i primi tre trimestri 2022, pari a 872 euro, sommati all’aumento ipotizzato per il quarto trimestre di 472,5 euro, la spesa tipo ammonterà a 1.344 euro per il 2022, con un aumento di 713 euro. Confrontando la spesa annua prevista per il 2022 con il 2020, l’aumento si attesterà a +178%”. 

Luce e gas, la decisione della Gazprom rende ancora più incerto il futuro: cos’è successo

La situazione dunque è molto critica, e purtroppo, quanto sta accadendo sul piano internazionale non lascia presagire miglioramenti per il futuro. È di alcuni giorni fa infatti la lettera con cui la Gazprom informa i partner europei che interromperà le forniture di gas dal 29 Agosto al 2 Settembre per lavori di ordinaria manutenzione.

Gli analisti sostengono che però questa sia soltanto una scusa, e che la scelta arrivi invece direttamente da Putin che ha deciso di portare questa guerra del gas su un livello di scontro ancora più estremo. D’altronde non è certo un segreto che molte nazioni europee siano dipendenti dal gas russo. 

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