Canone Rai, ultimo giorno per chiedere l’esenzione: risparmi la metà

C’è ancora poco tempo per richiedere l’esenzione per il secondo semestre del canone Rai 2022. Vediamo quale è il percorso da compiere.

Lo si può richiedere inviando la “Dichiarazione sostitutiva di non possesso di un apparecchio televisivo”, comunicazione che attesta proprio il fatto di non possedere un televisore.

Canone Rai fonte pixabay
Canone Rai fonte pixabay

Naturalmente, i più scaltri, seppur senza apparecchio televisivo (non avresti scelta in caso di controlli) guarderanno la Rai su smartphone e tablet.

In tal senso più volte i vertici Rai hanno provato a inserire una normativa che includesse i nostri computer e telefonini nel pagamento del canone. Tutto questo accade dal momento che è possibile seguire i canali della Tv di Stato via streming con un collegamento wi-fi, ma di fatto non ci sono mai riusciti.

Se tale dichiarazione viene inviata entro il 1° febbraio di ogni anno, l’esenzione sarà valida per l’intero anno solare e le 10 rate del canone non verranno addebitate sulla bolletta della luce.

Le dichiarazioni inviate dopo tale data e fino al 30 giugno come anticipato, avranno efficacia solo per il canone dovuto per il secondo semestre solare 2022 (luglio-dicembre 2022).

Vediamo come richiedere l’esenzione, ricordando che il 2022 è di fatto l’ultimo anno in cui il canone viene annesso alla bolletta della luce elettrica. Tutto questo accade dal momento che la Commissione Europea ci ha stoppato giudicando impropria “la combinazione”.

Non dimentichiamo di certo il pericoloso rovescio della medaglia, almeno per “Mamma Rai”. Infatti, lo scorporo del canone dalla bolletta potrebbe di fatto aprire di nuovo la strada ad una valanga di mancati pagamenti.

Il canone TV è una tassa che si applica a chiunque possieda uno o più dispositivi idonei o adattabili alla ricezione di programmi televisivi.

Essa fu introdotta dal regio decreto legge 21 febbraio 1938 n. 246, ma sopravvive ancora oggi, seppur con varie modifiche.

La novità più importante è arrivata nel 2016 quando, per contrastare l’evasione fiscale (il canone televisivo era una delle tasse più evase dagli italiani), il Governo ha recepito, attraverso la Finanziaria 2016 (Legge n. 208/2015), la tassa sulla detenzione dei televisori sulla bolletta della luce.

Si presume, da allora, il possesso di un apparecchio televisivo nel caso in cui sia presente un utente per la fornitura di energia elettrica presso la propria residenza anagrafica.

Il Canone Rai è pari a 90 euro annui pagabili una sola volta per nucleo familiare purché i familiari risiedano nella stessa abitazione.

Gli italiani attendono di comprendere come dovranno pagare il canone dal 2023.

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