Il Tribunale di Milano ha condannato 7 persone per ricettazione e associazione adelinquere fianlizzata alla truffa. Si tratta dell’ultimo step di un processo partito nel 2019 con le indagini a seguito di alcune denunce di truffa – ne sono state ricostruite 25 – da parte di anziani che venivano contattati telefonicamente da persone che si fingevano parenti, quasi sempre figli o nipoti, in difficoltà economica e con la necessità urgente di ricevere soldi.
Lo schema della truffa prevedeva la presenza di un complice del truffatore appostato sotto l’abitazione delle vittime. A questa persona, gli ingari anziani – contattati dai criminali a seguito di consultazione dell’elenco telefonico e considerando come criterio i nomi di battesimo desueti – consegnavano il denaro e gli oggetti preziosi.
I truffatori sono stati individuati grazie a telecamere, pedinamenti e analisi dei tabulati telefonici.
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